Ristorazione, con il digitale il fatturato cresce fino al 30%

A lezione di digitale con Google, TripAdvisor, The Fork e Glovo. “Un buon digital manager può fare la differenza quanto un ottimo chef”, Cursano di Fipe.

La ristorazione apre le porte al digitale. Grazie al progetto “Ristorazione 4.0, la Buona scuola è servita”, ideato da Fipe – Confcommercio, gli studenti di sei istituti superiori del Lazio, potranno apprendere sul campo funzionalità ed usi dei nuovi strumenti che stanno rivoluzionando le modalità di gestione delle imprese e di svolgere un tirocinio all’interno di alcune aziende del settore dei pubblici esercizi.

Le lezioni vere e proprie inizieranno a partire da marzo, quando i ragazzi di alcuni istituti di Latina, Rieti e Roma, potranno mettere a frutto il loro “potere digitale” e consolidare quelle competenze necessarie a gestire gli strumenti digitali di tanti pubblici esercizi.

“Come abbiamo sempre sostenuto – ha detto in apertura il Vicepresidente vicario di Fipe, Aldo Cursano (nella foto)– la formazione nel nostro settore è tutto.

Saper rispondere ai commenti social, saper costruire una strategia di web marketing efficace e capire come sfruttare al meglio un servizio innovativo quale l’home delivery, è divenuto essenziale quanto saper consigliare il miglior vino. Basti pensare che, secondo alcune stime, i servizi digitali possono determinare una crescita di fatturato di un locale fino al 30%.

Con questo progetto i ragazzi acquisiranno competenze quali autonomia, imprenditorialità, capacità relazionali e lavoro di gruppo, necessarie a trovare lavoro in un settore in costante trasformazione quale è quello della ristorazione. Oggi come oggi, infatti, un buon digital manager può fare la differenza in un locale quanto un ottimo chef”.

“Comunicare in modo più forte e nuovo le imprese vuol dire promuovere i territori. Se i territori crescono crescono le imprese e le opportunità”, ha sottolineato il Presidente di Confcommercio Lazio, Giovanni Acampora, rivolgendosi ai ragazzi presenti in sala.

“Nel mercato attuale chi è in grado di offrire un servizio innovativo per primo ha maggiori possibilità di avere successo – ha concluso Fabrizio Proietti, Direzione generale Ordinamenti dei percorsi dell’istruzione tecnica e dell’istruzione professionale MIUR –. Ecco perché le attività di ristorazione non sono più legate solo alla preparazione di una pietanza o di un cocktail, ma anche a servizi aggiuntivi che rendono necessaria la presenza di un digital manager”.

Il progetto è strutturato in cinque incontri della durata di tre ore ciascuno cui farà seguito un periodo di tirocinio, da un minimo di due ad un massimo di quattro settimane, presso aziende del settore individuate da Fipe – Confcommercio.
In dettaglio il focus di ciascun incontro:

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