Agricoltura: persi 14 miliardi in 10 anni a causa del clima
Secondo uno studio pubblicato su Nature Communications riguardo all’agricoltura se le emissioni inquinanti non verranno ridotte entro la fine del secolo la produzione di grano diminuirà del 20%, quella della soia del 40% e quella del mais del 50%.
Il cambiamento climatico ha colpito anche i prodotti tipici italiana, con 297 prodotti Dop e Igp riconosciuti dall’Unione Europea. “Il riscaldamento provoca infatti anche – precisa la Coldiretti – il cambiamento delle condizioni ambientali tradizionali per la stagionatura dei salumi, per l’affinamento dei formaggi o l’invecchiamento dei vini. Una situazione che di fatto – continua la Coldiretti – mette a rischio di estinzione il patrimonio di prodotti tipici made in Italy”.
“Il vino italiano – sottolinea la Coldiretti – con il surriscaldamento è aumentato di un grado negli ultimi 30 anni, ma il caldo ha creato le condizioni favorevoli alla diffusione in Italia di parassiti “alieni” che si sono accaniti sulle produzioni nazionali. Dalla Xylella degli ulivi che ha fatto crollare la produzione di olio nel Salento al cinipide galligeno che ha decimato le castagne, dal punteruolo rosso che ha fatto strage di palme alla Tristeza degli agrumi”.
“L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Una nuova sfida per le imprese agricole che – conclude la Coldiretti – devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio”.