This is not a Sushi Bar: si paga in follower in tutta la catena

A poco più di tre mesi dal lancio, This is not a Sushi Bar estende la nuova formula di pagamento agli altri cinque locali.

Positivo l’impatto dell’iniziativa “Instagnam” (ne avevamo raccontato sul MAG n.109), come ribattezzata dai proprietari di This is not, messa a punto a ottobre nel ristorante di via Lazzaro Papi. 

Grazie alla  nuova modalità di pagamento in follower, il format è riuscito a raggiungere oltre sette milioni di utenti. Dalla sua partenza sono 133 i post degli influencer, prevalentemente tra i mille e i 50mila seguaci, che hanno usufruito dell’iniziativa e consumato ai tavoli.

L'”Instagram revolution” ha avuto effetti anche sul fatturato del Gruppo. Si è registrato un incremento del 13,4% su tutta la catena, solo durante il primo mese, a cui si è aggiunto un +7% tra novembre e dicembre. Per l’insegna di Porta Romana è aumentato anche lo scontrino medio, da 36 a 41 euro. Il trend è confermato anche per gennaio, dopo una fase di rallentamento in chiusura di 2018 dovuta al periodo natalizio.

“Sono numeri che abbiamo trovato incoraggianti – spiega Matteo Pittarello, presidente di This is not – e che dimostrano quanto questo esperimento su nuove modalità di pagamento interattive possa trainare l’intera attività. Per questo motivo abbiamo scelto di scommettere ulteriormente in questo campo estendendo la formula anche ai locali di via Sanzio, Bixio, Conca del Naviglio, Pasubio e Felice Casati. Ad attestare il successo dell’iniziativa, oltre ad averla vista replicata e adattata anche ad altri settori in Italia e all’estero, c’è anche il fatto di essere stati avvicinati da diversi operatori internazionali della ristorazione per avviare collaborazioni.”

 

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