Riso: dazi sull’import da Cambogia e Myanmar
Tornano in vigore i dazi Ue sull’import di riso da Cambogia e Myanmar a seguito della richiesta presentata dall’Italia nel febbraio 2018.
La Commissione Europea ha avviato le procedure per il ripristino dei dazi su cereale dopo aver concluso l’indagine sui possibili danni derivanti dalle importazioni non tassate dai due Paesi asiatici. Secondo i dati della Ue, nel periodo settembre 2012 – agosto 2017 l’import da Cambogia e Myanmar è aumentato fino a incidere per più del 30% sul totale delle importazioni. Nello stesso periodo, la produzione della Ue è crollata del 40% e si è registrata una diminuzione dei prezzi tra il 20 e il 40%. Le tasse saranno pari a 175 euro la tonnellata nel primo anno, 150 nel secondo e 125 nel terzo, e dovrebbero essere applicati entro la prossima settimana con una durata di tre anni prolungabili.
L’Italia rappresenta il primo produttore europeo, con oltre cento varietà coltivate e un milione di tonnellate prodotte nell’ultima campagna. Le misure però non sono sufficienti, l’imperativo è tutelare il riso del Bel Paese e per questo sono scesi in campo anche l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto insieme a Chic, la Federazione Italiana Cuochi (FIC), Jeunes Restaurateurs Italia (JRE), Le Soste e l’Associazione Professionale Cuochi Italiani (APCI) per sostenere le produzioni nazionali con l’uso delle varietà di riso italiano e la diffusione della conoscenza delle nostre specialità. Lo sforzo quotidiano è volto alla valorizzazione delle nostre produzioni, proponendole costantemente nelle ricette che contraddistinguono l’Italia.