Roncadin risorge a tempo di record
Una rinascita dalle ceneri, letteralmente. Può essere definita così la ripresa della produzione dopo un grave incendio alla Roncadin di Meduno (Pordenone), azienda attiva a livello mondiale nella produzione di pizze surgelate per la grande distribuzione con 97 milioni il fatturato nel 2016 e 540 dipendenti.
All’alba del 26 settembre, a soli quattro giorni dal rogo che ha gravemente danneggiato lo stabilimento distruggendo quattro linee produttive su sei, gli operai sono tornati al lavoro sulle linee 5 e 6, le uniche non colpite dalle fiamme. Fino al 31 dicembre, come concordato tra azienda e organizzazioni sindacali, gli addetti lavoreranno su tre turni da sette ore ciascuno, per sette giorni su sette, anziché di sei ore per cinque giorni com’era impostata l’organizzazione produttiva finora.
«Ai dipendenti non abbiamo dovuto chiedere niente – ha detto il presidente Edoardo Roncadin – si sono messi subito a disposizione per salvare l’azienda. A tutti va il mio grazie per questo lavoro di squadra, un piccolo miracolo che ci permette di rimetterci in piedi a tempo di record».
L’attività è ripresa con una produzione di 238mila pizze al giorno, ma l’obiettivo è di tornare gradualmente verso i 2 milioni di pezzi settimanali che venivano sfornati prima dell’incidente con un esclusivo metodo brevettato e con l’impiego del 100% di energia sostenibile.
«Il volume delle pizze sarà incrementato progressivamente per andare a regime con la capacità precedente l’incendio. Il nostro impegno è di fare tutto ciò che sarà necessario per affrontare l’emergenza e avviare una fase di rilancio», ha spiegato l’amministratore delegato Dario Roncadin.
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