Il Refettorio di Bottura presto anche a Parigi
Si moltiplica all’estero il format del Refettorio di Massimo Bottura (nella foto), una cucina in cui vengono serviti pasti per i bisognosi utilizzando le eccedenze alimentari. In un’intervista al quotidiano francese Le Figaro, lo chef dell’Osteria Francescana di Modena ha spiegato: “Aprire un Refettorio a Parigi è uno dei miei più grandi sogni, dopo Londra è la città più importante d’Europa e ospiterà i Giochi Olimpici nel 2024”.
L’iniziativa del Refettorio è già stata un successo a Milano in occasione di Expo, a Rio De Janeiro per le Olimpiadi 2016 e recentemente anche a Londra. Una mensa per i poveri, in cui chef internazionali vengono a cucinare gratuitamente utilizzando quelli che altrimenti sarebbero scarti di cibo delle aziende del settore.
“Sarebbe un esempio per tutto il mondo aprire ancora un ristorante per i più bisognosi a Parigi”, ha aggiunto Bottura. “Avremo bisogno dell’aiuto del sindaco di Parigi e sono sicuro che tutti i migliori chef francesi saranno lieti di partecipare a questo progetto. A mio parere, questo accadrà molto prima del 2024”, ha concluso.
Ma il progetto dello chef modenese non si ferma qui: nei piani c’è l’apertura di altri Refettori negli Stati Uniti con l’aiuto dell’organizzazione filantropica americana Rockefeller Foundation, che ha recentemente donato 500mila dollari a Food for Soul, l’associazione no profit fondata dallo stesso Bottura. Le città “nel mirino” sono New York, Washington, Detroit, Baltimora, Miami, Los Angeles, San Francisco, Seattle, New Orleans e Chicago. Altri Paesi presi in considerazione sono Burkina Faso e Grecia.
Nel 2016 l’Osteria Francescana è stata premiata miglior ristorante al mondo dal World’s 50 Best Restaurants e all’inizio del 2017 l’Università di Bologna ha assegnato la laurea ad honorem in direzione aziendale a Bottura «per la passione e dedizione all’attività culinaria che lo rendono uno dei più importanti cuochi al mondo dell’era contemporanea, per la visione imprenditoriale e le capacità manageriali con cui ha raggiunto un successo senza precedenti a livello globale, per la capacità di essere fiero ambasciatore del made in Italy, e per la volontà di condividere il sapere e far crescere i giovani e le attività filantropiche», come la sua onlus Food for Soul e l’iniziativa del Refettorio.