2020 annata verde: +10,5% per i consumi vegetali surgelati

Il 2020 ha registrato un aumento del 10,5% dei consumi di vegetali surgelati. Lo ha reso noto lo IIAS (Istituto Italiano Alimenti Surgelati), pubblicando numeri e trend dei consumi degli italiani, in occasione dell’anno internazionale della frutta e della verdura.

In tutto l’arco dell’anno il totale di frutta e verdura consumate dagli italiani ha di poco superato i sei milioni di tonnellate, pari cioè a 233 kg a famiglia.

I TREND

La diffusione di nuovi modelli alimentari negli ultimi anni – come flexitariani, vegani, fruttariani – e l’aumento di consumo di proteine vegetali, hanno portato numerosi cambiamenti di trend. Nel 2020, i vegetali surgelati hanno registrato una crescita del 10,5% rispetto al 2019, con 251.940 tonnellate commercializzate. Anche la frutta surgelata, nello stesso anno, è aumentata del +6,2% nel retail.

Già nel 2019 Eurispes (Istituto di Ricerca degli italiani) aveva rivelato un incremento dei flexitariani (ovvero di coloro che prediligono sempre più proteine vegetali nella dieta). Nel 2020, la crescita dei vegani in Italia è stata del +9% e gli italiani che oggi seguono una dieta vegana hanno raggiunto quota 1,5 milioni ; infine, stando ai dati dell’ultimo Rapporto Coop, il paniere delle proteine vegetali è oggi quello con la migliore performance, con un +3,1% registrato nei primi sei mesi del 2021 rispetto al 2020 (contro un +2,6% delle proteine animali).

La tendenza è stata confermata dai primi otto mesi del 2021, che mostrano un andamento dei consumi “frozen” stabile sull’anno precedente, mentre i prodotti “freschi” registrano un calo.

Molto apprezzato dai consumatori, inoltre, il ruolo “anti-spreco” dei vegetali sottozero: utilizzando meno acqua e risorse energetiche, ovviano al problema della deperibilità dei prodotti freschi e alla produzione di scarti.

«La pandemia ci ha reso più consapevoli e attenti a quello che mangiamo – commenta Giorgio Donegani, presidente IIAS – Nell’ultimo anno, il cibo è divenuto motore dei cambiamenti delle abitudini alimentari degli italiani. Il cibo è divenuto sinonimo di soddisfazione e di piacere, di condivisione e convivialità, ma anche di salute e cura di sé. In quest’ottica, molti hanno colto l’occasione per modificare in meglio il proprio regime alimentare: il 53% ha aumentato il consumo quotidiano di frutta e verdura, un incremento che ha inciso positivamente soprattutto sul comparto frozen: nel 2020, infatti, i vegetali surgelati hanno registrato una crescita a doppia cifra (+10,5% sul 2019) con 251.940 tonnellate commercializzate».

I DATI

Al primo posto, i vegetali preparati (cresciuti del +24,2%), seguiti subito dopo da zuppe e minestroni (+ 15,4% nel 2020). La classifica suggerisce il ruolo di “comfort food” attribuito dagli italiani a queste preparazioni, di pari passo con una richiesta di benessere e di elevati contenuti nutrizionali. Si consolida, inoltre, la tendenza che vede crescere il consumo di proteine vegetali, come emerge dai dati Coop-Nomisma: i prodotti surgelati a base vegetale, che nel 2021 crescono del 35% sul 2020.

In uno scenario che vede la dieta vegetariana non più come scelta di nicchia, ma come tendenza in espansione, avanzano sempre più prodotti vegan di “nuova generazione” ed emerge il valore di frutta e verdura sulle tavole degli italiani.

Secondo la Fao e l’Oms, per prevenire malattie croniche quali il cancro, il diabete, le malattie cardiocircolatorie e l’obesità oltre che per ovviare alle carenze di micronutrienti, ognuno di noi dovrebbe consumare almeno 400 grammi di frutta e verdura al giorno all’interno di una dieta sana e varia.

SHARE