Surgelati, le vendite superano i tre miliardi di euro
La tendenza, nata durante il lockdown, sembra destinata a perdurare nel tempo, con momenti di crescita ulteriore. La logistica va di pari passo.
Nel 2020 le vendite di surgelati hanno superato quota tre miliardi di euro. L’incremento è dell’11,6% a valore e dell’8,4% a volume rispetto al 2019 (fonte: Nielsen). Sono state 554mila le tonnellate acquistate.
Lo scenario pandemico ha certamente contribuito a questo sviluppo: da un effetto “scorte” alla sostituzione alle uscite al ristorante, con il consumo di surgelati e piatti pronti. La grande novità è che la crescita ha riguardato tutte le tipologie di prodotto (fa eccezione solo il pane). Si va da dai vegetali e l’ittico che da soli coprono oltre il 50% del sell-out e il 65% dei volumi sino alla pasticceria o al gluten free.
E così la spesa degli italiani, accanto a bastoncini di pesce e sofficini, verdure al naturale e minestroni, tranci di pesce e patatine, si è arricchita di altri prodotti, come hamburger (+22,3%), dolci per la prima colazione (+25,7%), pasta e sfoglia per la pizza (+32,2%), pizzette (+17,5%), verdure panate o pastellate (+16,4%), focacce e tigelle (+19,2%), secondi piatti pronti (+16,9%) e primi piatti senza glutine (+70,9%).
La tendenza non si arresterà con l’uscita graduale dalla pandemia e sembra destinata a durare nel tempo.
Secondo una survey di Bonduelle, il 41% degli italiani in periodo di lockdown affermava di avere acquistato più surgelati, a dicembre 2020 la quota è salita al 66%. Il 70% dei consumatori italiani resterà dunque fedele ai surgelati anche nel futuro prossimo e il 13% ha dichiarato che è pronto a spendere addirittura di più.
A livello logistico e distributivo le soluzioni di “filiera completa” sembrano incontrare il favore del mercato, in termini di efficienza e ottimizzazione dei costi. Un esempio è dato da Gruppo M Italia, realtà di riferimento nel settore multiservice molto attiva in ambito logistico, che ha consolidato nel tempo la propria presenza nel settore del secco e del fresco. Da qualche mese, inoltre, ha aperto anche alla catena del freddo (-30 / -18° C), investendo in nuovi centri di stoccaggio.
“Abbiamo appena inaugurato un nuovo magazzino – spiega Alessio Pepe, direttore operativo Nord Ovest Gruppo M Italia – per far fronte alle crescenti richieste dei nostri clienti. Il settore horeca, in forte ripartenza, è un driver importante di sviluppo”. In questo ambito, quello della logistica del freddo, tecnologie ed organizzazione sono tutto. “Abbiamo investito molto sugli aspetti tecnologici – conclude Pepe – con un occhio di riguardo al risparmio energetico e all’efficienza degli impianti”.