Tommaso Battista è il nuovo presidente Copagri

Il Consiglio Generale della Copagri, riunitosi nell’ambito del VI Congresso nazionale della Confederazione, ha eletto presidente all’unanimità Tommaso Battista. Il vicepresidente è Giovanni Bernardini.

Il congresso si è svolto il 9 e 10 novembre e ha visto la presenza dei massimi vertici della politica agricola nazionale e delle associazioni e dei sindacati di settore, fra i quali il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e Forestale Francesco Lollobrigida.

A conclusione dei lavori, i delegati della Copagri hanno tributato un lungo applauso al presidente uscente Franco Verrascina, che ha guidato la Confederazione per oltre un decennio, essendo stato in carica dal 2009 al 2022, dopo un quinquennio passato nelle vesti di vicepresidente e dopo un’esperienza ultradecennale nella politica agricola. Battista e Bernardini, dopo aver ringraziato tutti i delegati per la fiducia accordata e il presidente uscente per il lavoro fatto, hanno illustrato alcune delle priorità del loro mandato.

«Riteniamo fondamentale – ha spiegato Battista – perseguire una politica di sovranità alimentare che tuteli gli interessi dell’agroalimentare e valorizzi le Indicazioni Geografiche, vera ricchezza del nostro Paese, rigettando gli attacchi alla dieta mediterranea e alle nostre produzioni di eccellenza, così come sistemi fuorvianti quali il Nutriscore. Parallelamente, si dovrà continuare a lavorare per semplificare e migliorare gli strumenti di gestione del rischio, senza dimenticare che l’Italia è uno dei pochi paesi ad aver attivato i fondi di mutualizzazione e l’Income Stabilization Tool-IST, il cui utilizzo risulta al momento alquanto complesso».

«L’azienda agricola, infatti, è un’impresa ad alto rischio, che produce a cielo aperto in un contesto sempre più critico e che si trova costretta a dover affrontare di volta in volta difficoltà diverse ma sempre potenzialmente drammatiche, quali le fitopatie, le oscillazioni dei mercati, le speculazioni e, recentemente, gli incrementi record dei costi di produzione e delle tariffe energetiche», ha osservato il neopresidente.

Ha poi aggiunto il vicepresidente Bernardini: «Sul versante economico, crediamo sia arrivato il momento di intervenire in maniera strutturale per agevolare il più possibile l’accesso al credito per le aziende agricole, attivando al contempo una seria opera di sburocratizzazione, che vada a standardizzare e uniformare le varie piattaforme informatiche attualmente utilizzate dalle imprese agricole».

Letizia Ceriani

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