La Tenuta Alois Lageder punta sull’economia circolare

Il “cerchio” di Alois Lageder si completa e l’azienda vitivinicola presenta due progetti di economia circolare che riguardano le verdure biodinamiche e la carne biologica.

Buoi nei vigneti è il nome del primo progetto della Tenuta Alois Lageder che ha l’obiettivo di favorire un consumo di carne responsabile e regionale. Frutto di una lunga e intensa collaborazione tra la tenuta e Alexander Agethle, agricoltore e proprietario del caseificio biologico Englhorn della Val Venosta, il progetto si concretizza con una novità: gli animali maschi non vengono ingrassati e macellati ancora come animali giovani, ma possono trascorrere la loro vita al pascolo per tre o quattro anni. In futuro sarà possibile acquistare questa carne di bue biologica, ottenuta da animali che trascorrono tutto l’anno all’aperto.

“Sono diversi anni ormai che i buoi – trascorso il periodo estivo – vengono trasferiti da una malga di montagna della Val Venosta nei nostri vigneti in Bassa Atesina”, spiega Alois Clemens Lageder. “Grazie al clima più mite della nostra zona, gli animali riescono a trovare cibo anche durante il periodo invernale”.

 

Non solo carne ma anche verdura in quest’ottica di agricoltura responsabile. Debutta quindi anche il progetto Grandorto – verdura tra le vigne – che rispecchia questa filosofia: tra i vigneti è stato realizzato un orto nel quale si coltivano verdure, frutta, erbe aromatiche e cereali.

La Tenuta Alois Lageder si pone l’obiettivo di conservare e difendere questo ecosistema complesso, andando a “costruire” un’economia circolare. Sono quindi banditi i fitofarmaci chimici di sintesi, erbicidi, fungicidi, insetticidi e concimi minerali, utilizzando invece preparati e infusi omeopatici che favoriscano i cicli naturali. Nei vigneti s’incrementa la biodiversità con essenze erbose e floreali, arbusti e piante, animali e concimi a base di compost, creando così un humus naturale che migliora la fertilità del suolo e la qualità dei vini.

Leave a Reply

SHARE