Storia di Sooneat, la web app nata per semplificare la pausa pranzo
La web app Sooneat nasce da un’esigenza concreta individuata dal suo fondatore, Procolo Casella (nella foto): agevolare la pausa pranzo dei lavoratori, eternamente schiavi dell’orologio.
Nel 2016, si fa spazio l’idea di una rete che connetta ristoranti e consumatori, offrendo un menù digitale. Successivamente, nel 2019, avanza l’idea di un servizio di multi-ordering, cioè di ordini differenziati, con pagamento unico e simultaneo. Il pasto può essere ritirato o consumato nelle aree comuni.
Per garantire un’offerta variegata, Sooneat ha attirato a sé clienti di successo, come Alice Pizza, La Piadineria, Old Wild West e I Love Poke. L’ultima collaborazione con il Gruppo Pellegrini, storicamente attivo marchio nel mercato dei servizi, ha portato all’introduzione di un ulteriore benefit: il pagamento tramite buono pasto.
La risposta dell’utenza non è stata immediata, dato il rifiuto, spesso “ideologico”, del digitale. Come spiega Casella stesso, gli italiani prediligono la presenza, la fisicità. Il progetto allora si è adattato a un modo tutto italiano di vivere il momento del pasto, creando una sorta di ibrido tra fisico e virtuale, e superando le resistenze.
Per riuscire in questa impresa, provvidenziale è stato l’incontro, nel 2019, tra Casella e Nhood Italy – Ceetrus, importante attore dell’industria immobiliare italiana, specializzata in riqualificazione urbana. Proprio insieme a Nhood, Sooneat ha partecipato a un contest del Polihub del Politecnico di Milano e lo ha vinto.
Partendo dai centri commerciali, Casella punta a espandersi in stazioni retail e aeroporti.
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