Da startup a scaleup, la storia di Supermercato24

Abbiamo incontrato l’amministratore delegato di Supermercato24, Federico Sargenti: «Il futuro della gdo è una costante integrazione dell’offerta tra “fisico” e e-commerce».

di francesca corradi

La tecnologia è fondamentale per rispondere alle esigenze del consumatore moderno, come velocità, comodità e qualità di scelta, ma il “fisico”, almeno in Italia, resta fondamentale. Per fare la spesa, ad esempio, ci può essere un approccio multicanale, con l’utilizzo di canali diversi in base al bisogno specifico, senza che uno escluda l’altro. È il caso di Supermercato24, la piattaforma – disponibile su sito e su app – che consente ai clienti di scegliere tra più supermercati e avere un personal shopper dedicato che si occupa della spesa e della relativa consegna in giornata. Nata come startup nel 2015 oggi la piattaforma è diventata una scaleup e rappresenta una vera integrazione tra online e offline. Il servizio offre al retailer, la gdo, un canale incrementale di vendite, un modo per avere fatturato addizionale senza investimenti o costi fissi. Grazie anche alla sua capillarità sul territorio, che rende il servizio disponibile non solo nelle grandi città ma anche in quelle a media-bassa densità, negli ultimi due anni Supermercato24 ha visto il suo fatturato triplicarsi.

Qual è il futuro dell’e-grocery on-demand? Lo abbiamo chiesto a Federico Sargenti (nella foto), amministratore delegato di Supermercato24.

 

 

Com’e iniziata questa avventura?

Supermercato24 è nata nel 2015, per rispondere ad un’esigenza fondamentale delle persone: poter fare la spesa dal proprio supermercato preferito, risparmiando tempo prezioso ed evitando lunghe code o borse pesanti, ma senza rinunciare alla varietà di scelta e alla qualità dei prodotti.

Il servizio è stato ideato e sviluppato pensando sia a tutte le persone che hanno bisogno di ottimizzare tempi e spostamenti, ma attente alla qualità (la grande maggioranza dei nostri clienti sono donne e mamme), sia a tutte quelle persone impossibilitate o con difficoltà a spostarsi da casa per andare a fare la spesa (anziani, malati, persone momentaneamente infortunate).

 

Quali sono le sue precedenti esperienze?

Ho lavorato in Italia, Australia, Svizzera, Lussemburgo prima nella logistica di Ariston e poi appunto in Amazon, dove sono stato per cinque anni.

Sono entrato in Supermercato24 nel 2016: volevo tornare ad avere un ruolo imprenditoriale, di guida e sviluppo di una strategia, in un mercato avvincente e che sta vivendo una fase di grande cambiamento.

 

Chi e come è stato finanziata la startup?

Fino ad ora abbiamo ottenuto un totale di 18 milioni di euro. Proprio lo scorso anno, a giugno 2018, abbiamo ottenuto 13 milioni di euro attraverso un round di finanziamento, considerato il più grande a livello europeo per il settore della spesa on-line on-demand. Tra i nostri investitori ci sono il fondo italiano FII Tech Growth, Endeavor Catalyst, oltre a 360 Capital Partners e Innogest.

 

Da startup a scaleup…

Nell’arco di questi quattro anni siamo cresciuti in maniera veloce e sostenibile, ampliando la copertura del nostro servizio in maniera costante. Oggi siamo attivi in 28 città italiane, e pronti all’apertura di nuove province. Siamo stati capaci di stringere partnership strategiche con i principali retailer italiani, attualmente tredici, e recentemente anche con due retailer internazionali come…

 

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