Sole, mare e tanti baci panteschi
*di letizia ceriani
Pantelleria, per gli arabi “figlia del vento”, si trova nel cuore del Mar Mediterraneo, al centro del Canale di Sicilia, dista appena 70 km dalle coste tunisine. Gli studi archeologici raccontano il suo antico legame con il mondo arabo, i cui usi e costumi dominarono fino al 1300 inoltrato. Alcuni reperti evidenziano forme di vita ben precedenti datandole all’etaà del bronzo. Ma non è solo la posizione a renderla così esotica e misteriosa.
Ad oggi, nonostante il turismo, è ancora sull’agricoltura che si regge l’economia dell’isola. Di origine vulcanica, ad oggi ospita oltre 50 crateri attivi, per lo più sottomarini. L’acqua è cristallina, i fondali ricchi di vita, non ci sono spiagge, soltanto rocce nere. Le temperature alte hanno portato all’invenzione di ingegnosi sistemi di coltivazione in grado di sfruttare l’umidità del terreno dando vita a varietà oggi iconiche, prime fra tutte, il cappero e il vitigno dello zibibbo, da cui si ricava il celebre Passito – la coltivazione della “vite ad alberello”, tra l’altro, è patrimonio immateriale dell’Unesco. Il terreno sabbioso, di origine lavica a reazione sub-acida o neutra, con tessitura profonda e fertile, è infatti ben dotati di minerali.
Ma torniamo a noi, e parliamo di cibo. Si dà il caso che la cucina pantesca abbia una storia interessante e ampiamente riconosciuta (ben prima che Alessandro Borghese vi girasse una puntata del suo famoso reality). Che cos’è la tipica meta estiva italiana se non un perfetto connubio tra mare azzurro, buon cibo e totale relax?
Una premessa va fatta. Sull’isola, la ristorazione richiede una scelta oculata. Tra le tante location posh, non mancano quelle autenticamente buone. Alcune ci sono rimaste impresse.
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Le Cale
CONTRADA CALA LEVANTE, 34 – PANTELLERIA (TP) – 0923 915451
Il Principe e il Pirata
LOCALITÀ PUNTA KARACE, 5 – PANTELLERIA (TP) – 0923 691108
Rifugio Firiciakki
VIA GROTTA DI BENIKULÀ, 21 – PANTELLERIA (TP) – 0923 582415
*le tavole della legge
