Smartphone a zero al ristorante. La ricarica si deve pagare?

*a cena con diritto

Siamo costantemente connessi, ovunque e in qualsiasi momento della giornata, per lavoro e per restare in contatto con gli amici. E, anche se il galateo non lo prevede, soprattutto a tavola, siamo dediti all’uso dello smartphone anche all’interno di bar, ristoranti, locali in genere, durante un aperitivo o una cena.

Per questo può accadere, che dopo un uso intenso e alla fine di una giornata fuori casa, lo smartphone, il tablet o altro dispositivo abbia un livello basso di carica. Si potrebbe obiettare che, in fondo, non è un problema restarne senza per un po’, ma può accadere di avere necessità di usarlo.

A questo occorre porsi un quesito: è lecita, da parte del ristoratore, l’applicazione di una specifica voce di costo al cliente che chiede di poter ricaricare il proprio smartphone o dispositivo elettronico in genere?

In genere non accade frequentemente, ma, rappresentando quello della ricarica un servizio ulteriore rispetto alla somministrazione dei piatti e delle bevande ordinati, il ristoratore legittimamente può chiedere al cliente la corresponsione di un sovraprezzo per l’utilizzo dell’energia elettrica purché il relativo prezzo venga espressamente e preventivamente comunicato e/o indicato.

*di alessandro klun

Letizia Ceriani

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