Signorvino: fatturato da 85,7 mln e 10 nuovi locali entro l’anno

Signorvino, la catena di enoteche di proprietà del gruppo Oniverse (famiglia Veronesi), ha superato le aspettative per l’anno 2024, registrando un fatturato complessivo di 85,7 milioni di euro, con una crescita del +17,5% rispetto al 2023.

Inoltre, la vendita di vino al dettaglio ha generato un fatturato di 25 milioni di euro (+18,2%). E anche il settore ristorazione dimostra un andamento positivo, con un giro d’affari di 59 milioni di euro, in crescita del 16,6%. Questi dati evidenziano la capacità di Signorvino di attrarre un pubblico sempre più ampio, grazie a un mix perfetto di alta qualità degli ingredienti, esperienze e offerta diversificata nonché accessibile.

“Siamo davvero soddisfatti: è stato un anno intenso e pieno di sfide, di fronte alle quali abbiamo mantenuto alto l’umore e l’impegno. I dati ci dimostrano che la domanda di esperienze premium è in costante crescita: questo ci spinge a proporre eventi esclusivi come cene con produttori e degustazioni, concepite per offrire al pubblico momento unico e di alto livello. Il nostro impegno è proseguire su questa strada, ampliando ulteriormente le opportunità per gli appassionati di vino”, dice Federico Veronesi (nella foto), amministratore delegato Signorvino.

IL PIANO DI ESPANSIONE

Il format Signorvino, fondata nel 2012 da Sandro Veronesi, patron del Gruppo Oniverse (che ha al suo interno brand come Intimissimi e Calzedonia), è pensato per promuovere l’eccellenza enogastronomica italiana. Oggi, con oltre 2.000 etichette e un’offerta gastronomica che celebra la tradizione culinaria italiana, Signorvino è tra i punti di riferimento per gli appassionati di vino, ma anche ambasciatore di una cultura vitivinicola d’eccellenza.

Signorvino sta attuando un ambizioso piano di espansione con l’obiettivo di raggiungere 50 punti vendita entro il 2025. La catena, che conta attualmente 41 punti vendita, di cui 39 in Italia e 2 all’estero, prevede l’apertura di 10 nuove sedi nell’anno in corso, tra cui Bergamo e Torino in programma entro la fine di marzo.

Grande attenzione anche alle regioni meridionali, con piani per aprire nuovi punti vendita nelle zone di Napoli (è stato inaugurato recentemente un locale all’interno del centro commerciale Maximall Pompeii) e Bari. Contemporaneamente, Signorvino punta a consolidare la sua presenza nelle principali città italiane, come Milano, Verona e Torino.

I NUMERI DI SIGNORVINO

Nel dettaglio, il volume complessivo è di 2.237.000 bottiglie vendute tra i canali retail (71%), ristorazione (18%) e mescita (11%). Tra le categorie, i vini rossi guidano le vendite con il 46% del valore, seguiti dalle bollicine (32%) e dai vini bianchi (16%). In termini di quantità, i rossi detengono il 42%, mentre le bollicine e i bianchi rappresentano rispettivamente il 30% e il 22%.

Per quanto riguarda le denominazioni più richieste nel retail, il Prosecco domina le vendite in termini di quantità, incidendo per il 17,3% sul totale delle bottiglie vendute, seguito da Valpolicella Ripasso (6,1%), Lugana (5,4%) e Primitivo (5,4%). Sul fronte delle vendite per valore, invece, è lo Champagne a guidare il mercato con una quota del 9,5%, seguito da Franciacorta (8,8%) e Amarone (7,8%). Il Prosecco, pur registrando il maggior volume di vendite, si posiziona al quarto posto in valore con il 7,6%, evidenziando il suo ruolo di best-seller ma con un prezzo medio inferiore rispetto a denominazioni con un prezzo medio più elevato. Denominazioni come Brunello e Barolo, pur con volumi più contenuti, emergono nella classifica per valore, grazie a un posizionamento premium.

L’e-commerce di Signorvino si distingue come uno dei principali driver di crescita, con un incremento delle vendite pari al 25% rispetto al 2023 e un fatturato totale di 1,772 milioni di euro. Un risultato che testimonia la crescente importanza del digitale nel soddisfare le esigenze di una clientela moderna e connessa.

Lo scontrino medio nel segmento di vendita al dettaglio è salito a 48,27 euro. Il vino da asporto incide mediamente per il 30% sul totale delle vendite, con picchi superiori al 50% nei mesi di novembre e dicembre.

Per arricchire l’esperienza, Signorvino ha ampliato la lista dei vini disponibili in mescita (tra 20 e 25 etichette) e ha introdotto percorsi degustativi tematici.

Le vendite al calice nel 2024 hanno registrato una crescita significativa, alimentata dal desiderio dei clienti di non solo gustare un buon vino, ma anche di vivere un’esperienza più completa e formativa. Il concetto alla base è quello di offrire un percorso di degustazione guidato dai wine specialist, esperti capaci di accompagnare gli ospiti in un viaggio enologico coinvolgente e istruttivo.

Per rispondere a questa tendenza, Signorvino ha consolidato nel tempo l’opzione del doppio calice, una scelta che permette ai clienti di selezionare un vino adatto a tutto il pasto o all’aperitivo, assicurando continuità e armonia nell’esperienza. Parallelamente, è stata ampliata la selezione delle etichette disponibili in mescita, con una gamma che ora include mediamente tra 20 e 25 vini da assaggiare al calice.

IL NUOVO CODICE DELLA STRADA E L’IMPATTO SUI CONSUMI

L’entrata in vigore del nuovo Codice della strada ha avuto un impatto sulle vendite di vino, con un calo rilevante registrato a gennaio 2025. Sebbene i dati relativi al periodo natalizio mostrino una sostanziale stabilità rispetto al 2023, le prime settimane del nuovo anno hanno evidenziato un cambiamento nelle abitudini di consumo, con una riduzione della domanda sia per la vendita al calice che per l’asporto.
Questo trend sembra riflettere una maggiore prudenza da parte dei consumatori, preoccupati dalle nuove restrizioni e dall’aumento dei controlli. Tuttavia, è ancora presto per definire con precisione l’impatto di lungo periodo del provvedimento. I primi dati suggeriscono che il calo è più accentuato nelle ore serali e nei punti vendita situati nelle grandi città, dove le restrizioni alla guida incidono maggiormente sulle scelte di consumo.

“In un contesto in cui il vino viene sempre più stigmatizzato, noi siamo determinati a valorizzarne gli aspetti positivi. La nostra missione è quella di promuovere la cultura del vino, esaltandone la bellezza, la storia e il profondo legame con le tradizioni italiane”, ha commentato a questo proposito Luca Pizzighella, general manager Signorvino.

Letizia Ceriani

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