CeMI: spunti dalla seconda edizione – PODCAST
Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare: “Dal 2007 ad oggi, l’86% dell’export in questo settore riguarda un prodotto trasformato dalle industrie alimentari e solo il 14% il settore primario”.
Il commento audio del presidente dell’Associazione Granaria di Milano Alessandro Alberti.
Oltre 600 operatori italiani e internazionali all’incontro italiano delle commodity agroalimentari. La seconda edizione di CeMI Commodities Exchange Milano, borsa internazionale dedicata a produzione, trasformazione, commercializzazione e controllo delle commodity agroalimentari, si è conclusa con nuovi spunti per il settore.
Fra gli interventi della mattinata, il presidente di Federalimentare Ivano Vacondio ha sottolineato come: “L’industria alimentare nel nostro paese è in crescita, in controtendenza rispetto all’economia italiana. Stiamo denunciando il sistema delle fake news, che sono un danno per il paese e per il settore. Non dobbiamo dimenticare l’impatto che l’export ha per il mercato italiano, in particolare nel settore dell’agroalimentare un segmento che non ha conosciuto crisi e ha continuato a crescere. Sul tema della qualità e del rischio, dobbiamo continuare a puntare sul rapporto con il consumatore e sulla trasparenza, chiave di successo per il settore e il Paese. Ora la grande mission – ha aggiunto Vacondio – è aggredire i mercati esteri”.
“Il made in Italy agroalimentare può vincere le sfide sui mercati internazionali se punta sulla sicurezza alimentare e sulla qualità dei prodotti, due elementi fortemente distintivi del nostro sistema produttivo – ha dichiarato durante il proprio intervento l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e sistemi verdi della Regione Lombardia, Fabio Rolfi –. È importante ragionare su questo aspetto e agire in maniera globale per garantire redditività alle aziende e diffondere le nostre eccellenze. La Regione Lombardia è disposta a fare squadra con le imprese e con le altre istituzioni chiamate a intervenire a tutti i livelli”.
“L’iniziativa di oggi conferma il nostro supporto al settore agroalimentare per il quale nel 2018 abbiamo erogato 2 miliardi di euro – ha dichiarato Anna Roscio, responsabile prodotti e servizi imprese direzione sales & marketing imprese Intesa Sanpaolo –. Forti della nostra presenza territoriale con circa 500 filiali green e 300 gestori dedicati al comparto con l’obiettivo di accompagnare le imprese in un percorso di crescita, abbiamo ideato il Programma Filiere, una forma di “fare banca” innovativa che valorizza a tutto tondo l’appartenenza alla filiera. Siamo a supporto delle imprese del settore che intendono abbracciare gli investimenti in economia circolare grazie a un plafond di finanziamenti per 5 miliardi di euro”.
La seconda edizione di CeMI ha inoltre visto un grande interesse per la nuova sezione dedicata al segmento biologico. Nel pomeriggio si è svolto il seminario organizzato da Icea (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale) intitolato “La filiera cereali bio – L’iter per la certificazione: normativa e sistema di controllo”.
“Siamo soddisfatti per questa seconda edizione, abbiamo sempre più la conferma di quanto sia importante per il settore un incontro annuale, perché tutti gli operatori italiani abbiano la possibilità di incontrare “in casa” i partner stranieri – ha dichiarato il presidente dell’Associazione Granaria di Milano Alessandro Alberti al termine della seconda edizione di CeMI –. Lavoriamo per la prossima edizione, con la consapevolezza che i nuovi contenuti, i convegni e l’area del bio, confermano la bontà dei suggerimenti ricevuti e che abbiamo messo in pratica. Il convegno di apertura in particolare è stata un’occasione importante per lo scambio di idee e conoscenza. Il settore ha bisogno di un momento di confronto, per lavorare insieme per dare un prodotto di alta qualità che sia il segno distintivo della filiera italiana.”