Se il vino non piace, si può mandare indietro?

*a cena con diritto

È legittimo, in un ristorante, chiedere di farsi sostituire una bottiglia di vino, una volta aperta, se non è di proprio gusto? Si può rimandare indietro senza pagarla? Per rispondere a queste domande è necessaria una premessa.

L’assaggio del vino prescelto non è finalizzato a stabilire se di proprio gradimento o meno ma soltanto ad accertarsi, ad esempio, che non “sa di tappo”, non è ossidato o acido, non ha sviluppato muffe, circostanze che non possono essere in alcun modo evitate prima di aprire la bottiglia.

Si tratta di una precisazione fondamentale visto che solo se il vino ha un difetto oggettivo il cliente ha diritto di chiedere la sostituzione della bottiglia o di non pagarla al momento del conto.

Cosa succede invece se il vino non ha particolari difetti ma delude ugualmente le aspettative di gusto?

In questo caso, il ristoratore legittimamente potrebbe rifiutare la sostituzione con conseguente obbligo del cliente di pagarne il prezzo.

Ciò non esclude, nonostante sia già stato ordinato, che si possa ugualmente venire incontro alla richiesta del cliente sostituendo o consigliando un altro prodotto, a meno che, ad esempio, non si tratti di una bottiglia rara o di valore, che andrà ugualmente pagata.  

*di alessandro klun

Letizia Ceriani

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