Esg, il bilancio di Ruffino

I risultati dell’ultimo bilancio di sostenibilità di Ruffino testimoniano i progressi fatti e gli obiettivi nell’ambito delle tematiche ambientali e sociali.

Nonostante il periodo di complessiva variabilità e ambiguità, l’azienda vinicola rimane determinata nel perseguire una strategia improntata allo sviluppo responsabile del proprio business. Il bilancio è articolato in quattro macro capitoli collegati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Il documento rendiconta anche le attività svolte nell’ambito di Ruffino Cares, progetto nato nel 2018 come marchio contenitore di iniziative legate alla responsabilità sociale d’impresa.

L’azienda partecipa inoltre a numerosi progetti legati alla sostenibilità ambientale in collaborazione con enti di ricerca, università e aziende produttive. Un esempio è dato dal progetto “KATTIVO”, parte  del Programma di Sviluppo Rurale Toscano. Si tratta di un’esperienza maturata nell’agricoltura integrata e di precisione che ha portato allo sviluppo di un kit in grado di modificare le macchine utilizzate per i trattamenti delle vigne. In questo modo, il consumo di acqua risulta ridotto del 30%, mentre l’uso di fitofarmaci del 75%.

“Una delle nostre priorità è la salvaguardia dall’ambiente, risorsa essenziale per la sopravvivenza e la continuità del nostro business. Ci impegniamo, entro il 2025, a rendere al 100% biologica la nostra produzione. Questo percorso impegnativo ci permetterà di ridurre la nostra impronta ambientale, rispondendo ai bisogni dei consumatori sempre più sensibili al tema della sostenibilità”, continua Sartor, “Lavoreremo su numerosi progetti per la valorizzazione dei principi di diversity & inclusion, promuovendo iniziative sia per i nostri dipendenti sia per alcune comunità a noi prossime che svolgono un’opera fondamentale per supportare situazioni di bisogno”, scrive il presidente Sandro Sartor (nella foto).

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