Ristorazione, i virtual brand trainano la crescita del business

È boom dei ristoranti virtuali i cui ordini, secondo Deliveroo, sono aumentati del 150%, negli ultimi 12 mesi.

Continua la crescita dei virtual brand, che festeggiano quest’anno il terzo anniversario dal lancio.

“Si tratta di un’innovazione “targata” Deliveroo, che dà la possibilità di aprire un ristorante virtuale, presente e disponibile esclusivamente su piattaforma, affiancando un nuovo brand e nuovi tipi di cucina al cibo preparato dal ristorante fisico”, spiega Matteo Sarzana, General Manager di Deliveroo Italia.

I ristoranti virtuali di Deliveroo hanno raggiunto quota 464 e sono distribuiti in 41 città, con una crescita. rispetto allo scorso anno. del 280%.

“Di fatto – aggiunge Sarzana – si tratta di un canale di fatturato parallelo e incrementale che consente di intercettare nuova domanda e target diversi, che permette di aumentare, in media, il fatturato derivante dal delivery del 160% già nel primo mese”.

Tra le storie di maggiore interesse c’è quella del ristorante “Ai Folli” di Mestre. Il  business dell’insegna veneta, da febbraio a marzo, è cresciuto del 479% e l’84% di questa crescita è data dal ristorante virtuale.

Altra testimonianza, questa volta milanese, è quella di Delivery Valley, una vera e propria cloud kitchen. Su Deliveroo sono presenti con ben quattro virtual brand senza che questi affianchino alcuna offerta tradizionale.

“Abbiamo lanciato i nostri virtual brand appena usciti dal lockdown – ha detto Maurizio Rosazza Prin, proprietario di Delivery Valley -. Non ci sono tavoli apparecchiati e camerieri che aggiungono valore, ma solo cibo e servizio ai quali prestiamo un’attenzione estrema, quasi ossessiva”.

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