Ri-pescato, dal mercato illegale al mercato solidale

Il progetto promosso e sostenuto dalla Banca Intesa Sanpaolo, in collaborazione con il Banco Alimentare, offre alle persone in difficoltà pesce sequestrato. Si inizia in Sicilia dove, in 18 mesi di sperimentazione, sono stati recuperati oltre 12mila kg che hanno integrato 83 mila pasti.

Intesa Sanpaolo e Banco Alimentare hanno presentato il progetto nazionale “RI-PESCATO: dal mercato illegale al mercato solidale”. L’iniziativa è finalizzata al recupero e alla lavorazione del pesce sequestrato e alla distribuzione agli enti caritativi.

 

Banco alimentare, già partner della banca in diversi progetti solidali, si è reso promotore del nuovo progetto. L’obiettivo è assicurare che il prodotto, altamente deperibile e allo stesso tempo con un elevato valore nutrizionale, sia destinato a chi vive situazioni di difficoltà sociale ed economica.

La Sicilia è la prima regione di sviluppo dell’iniziativa, che si svolge grazie al lavoro congiunto di diversi soggetti: le Capitanerie di Porto siciliane, il MAAS – Mercati Agro-Alimentari Sicilia, la Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, gli enti caritativi convenzionati con la rete del Banco Alimentare.

Nei primi 18 mesi di sperimentazione, il progetto ha consentito la distribuzione di circa 83mila pasti a persone bisognose grazie al recupero di oltre circa 12mila kg di pescato di frodo.

L’attività si articola in diverse fasi. Il prodotto, dopo la confisca, viene conservato in celle frigorifere idonee, fino alla certificazione di idoneità al consumo umano. Successivamente il bene viene trasferito con appositi furgoni refrigerati presso cooperative locali per essere lavorato, congelato e, infine, distribuito.

L’impatto sociale e i benefici del progetto sono numerosi: dal contenimento dello spreco alimentare alla tutela della salute, fino alla salvaguardia dell’economia del territorio

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