Rana: il mercato Usa vale 300 milioni di euro, il 40% dei ricavi

Rana continua la sua ascesa nel mercato americano in cui è sbarcata nel 2011.
L’azienda veronese guidata da Gian Luca Rana (nella foto), amministratore delegato ed erede 53enne di Giovanni Rana, con la fabbrica di Chicago realizza il 40%, circa 300 milioni di euro dei 700 con cui si aspetta di chiudere il bilancio 2018. Il successo all’estero della pasta e dei sughi freschi del brand comincia in Europa, ma è targato soprattutto Stati Uniti, dove il Gruppo a gennaio inaugurerà il secondo stabilimento.
Il Pastificio Rana, presente in 52 Paesi del mondo, oggi dà lavoro a 2.700 dipendenti dislocati nei suoi sette stabilimenti. Il mercato italiano tiene, ma ormai vale solo il 30% del fatturato. «La prossima settimana parto per il Giappone – racconta Gian Luca Rana a Il Sole 24Ore – i giapponesi sono un popolo ricco, ammirano i prodotti italiani e sono inflessibili dal punto di vista qualitativo. Hanno una vera e propria ossessione per la perfezione, e questo mi affascina. Hanno anche stili di consumo molto diversi dai nostri: piatti pronti ma freschi, consumati in fretta, spesso da soli. Una sfida, per il nostro centro innovazione». Anche la Russia è un mercato che il Pastificio Rana osserva con attenzione. Ma non per aprire un nuovo stabilimento: «I nostri sono prodotti freschi – ricorda l’ad – ma fino a quando la logistica ce lo permette io preferisco arrivare sui mercati esteri con prodotti fatti in Italia. Preferisco investire qui».

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