Al via il progetto europeo EEQF per la valorizzazione dell’indicazione geografica
Al via il progetto europeo EEQF – Enjoy European Quality Food per la valorizzazione di prodotti enologici e agroalimentari a indicazione geografica
Nasce Enjoy European Quality Food: un progetto triennale co-finanziato dall’Unione Europea dedicato all’informazione e alla valorizzazione di prodotti enogastronomici d’eccellenza la cui qualità è garantita da certificazioni.
I consumatori italiani ed europei si dimostrano sempre più interessati all’acquisto di prodotti con certificazioni di qualità e provenienza. Il 2019 ha segnato, infatti, il record storico di esportazioni di formaggi made in Italy con un aumento del +14% rispetto al 2018, capofila i formaggi Dop e Igp. La produzione stimata di vino italiano nel 2019, nonostante un calo del 16% dovuto agli squilibri climatici, arriverà a 46 milioni di ettolitri, confermando l’Italia primo produttore al mondo di vino. Riguardo ai consumi, i vini Dop, Docg, Igp e Stg sono i più acquistati dagli italiani. Degli oli di qualità riconosciuti in Unione Europea, quasi il 40% è rappresentato da marchi italiani, pari a 46 oli con denominazione.
Sono sei i prodotti italiani, tra vino, olio, e formaggi, che costituiscono il cuore del progetto: l’Asti DOCG, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, il Vino Nobile di Montepulciano DOCG, il Provolone Valpadana DOP, l’Olio Extravergine d’Oliva Toscano IGP, la Mozzarella STG. EEQF coinvolge cinque Paesi – Italia, Germania, Regno Unito, Spagna e Polonia – in cui verranno organizzati eventi per avvicinare enti e consumatori al mondo dell’enogastronomia italiana ed europea.
“Obiettivo generale del progetto – ha commentato Libero Giovanni Stradiotti, Presidente del Consorzio Tutela Provolone Valpadana – è aumentare la conoscenza dei prodotti enogastronomici di qualità, con forte connotazione di tipicità culturale e territoriale, in modo tale che la maggiore consapevolezza del consumatore europeo riguardo alla sicurezza alimentare, alle tematiche ambientali e alle tipicità organolettiche degli alimenti considerati, rappresenti una leva motivazionale all’acquisto, superiore al basso prezzo del prodotto, favorendone la diffusione su tutti i mercati dei paesi target”.
Il progetto prevede, inoltre, una diversificazione delle attività proposte sulla base di obiettivi specifici per i singoli mercati target. Italia e Spagna, essendo tra i paesi con il maggior numero di denominazioni registrate a livello europeo, partono da un grado di conoscenza del settore da parte dei consumatori ben più alto rispetto agli altri paesi, elemento su cui, invece, si concentreranno i lavori in Germania, Regno Unito e Polonia.