Il nuovo progetto 100% Lazio di Cantina Sant’Andrea

Cantina Sant’Andrea è un’azienda vitivinicola ospitata in un ameno angolo del litorale del Basso Lazio, nella pace ristoratrice dell’assolata campagna di Terracina. La tenuta appartiene alla famiglia Pandolfo, ora guidata da Gabriele e Andrea (padre e figlio), viticoltori con un lungo passato imprenditoriale in Tunisia e ancora prima a Pantelleria, dove lavoravano uve di zibibbo. La loro storia è un emozionante racconto di passione e caparbietà che abbraccia quasi due secoli e coinvolge quattro generazioni di viticoltori determinate nel migliorarsi sempre, proprio come il buon vino che si affina giorno dopo giorno.

Cantina Sant’Andrea simboleggia l’eccellenza rinata del Lazio e si compone anche di un agriturismo, frutto della ristrutturazione della casa originaria, con annesso un ristorante di territorio, di un ampio uliveto, dell’allevamento biologico di galline, oche, quaglie e anatre (che forniscono uova per il ristorante) nonché delle api cui si aggiunge un negozio, dove è possibile acquistare tutti i prodotti.

La cantina
Le vigne dell’azienda vengono coltivate con tecniche francesi e italiane, cioè cercando il terreno più adatto al tipo di uva: le zone pianeggianti con terreno sabbioso sono riservate alla coltivazione delle uve bianche mentre i terreni collinari, più ricchi di argilla, ospitano i vitigni a bacca rossa. Tutta vocata al territorio, la produzione più pregiata di Cantine Sant’Andrea è la linea Acquarelli, chiamata così per la presenza di opere d’arte sulle etichette, realizzate in esclusiva per ogni vino: per l’Oppidum (dal latino, significa fortezza), un Moscato di Terracina secco, è riprodotto il centro storico della città, insediamento Volsco preromano; per Templum, un Moscato di Terracina amabile, è rappresentato invece l’acquerello del Tempio di Giove e per Capitolium, il Moscato Passito, è raffigurato parte del centro storico della città in cui si trovano ancora i resti dell’omonimo, tempio dedicato alla triade capitolina. Cantina Sant’Andrea produce anche la linea Le Botti, declinata in sei etichette. Inoltre, vengono prodotti vini kasher, per la tradizione ereditata dal passato quando il padre di Gabriele vendeva il vino alla comunità ebraica di Tunisi: oggi vengono realizzati in collaborazione con i rabbini che trascorrono qui il periodo della vendemmia.

La cucina
Sull’amore per il territorio e su una ben precisa idea culinaria che punta ad esaltarne le eccellenze, si fonda la filosofia del ristorante e del suo chef Pasquale Minciguerra. Napoletano, classe ’86, è giunto a Borgo Vodice nel 2021, dopo importanti esperienze a Latina, all’Enoteca dell’Orologio prima e all’Hotel Europa dopo. Come la vigna insegna, il tempo è tutto e non bisogna avere fretta: in questo modo e con la dovuta accuratezza, inizia l’approccio nella cucina di Seguire le botti. Prove e sperimentazioni, conoscenza approfondita dei prodotti locali, studio, cura e dedizione: con la sua brigata, Pasquale porta in tavola l’autenticità, la genuinità e la passione.

Fortemente identitaria, la regia dello chef è accurata e allo stesso tempo riconoscibile, facendo comprendere fin dal benvenuto che arriva in tavola quale sia la forza del prodotto locale. L’ospite è accolto con il pane caldo, lievito madre e almeno 48 ore di lievitazione, piccolo capolavoro del Sous Chef Alessandro Guratti. Servito con l’olio evo monocultivar itrana della casa, un gesto che mette i commensali a proprio agio, ricordando loro la bellezza della semplicità. Uno dei cavalli di battaglia dello chef è la Pasta e patate con tartufo di Rieti, piatto realizzato con pasta mista assolutamente regionale. Coniuga territorio e identità anche uno degli antipasti in carta, la Tartare di bufala gusto “brace”, uovo di quaglia, funghi cardoncelli e tartufo bianchetto: la carne della Fattoria Lauretti di Amaseno è condita con l’olio della casa e un olio affumicato, dal sentore di brace.  Per i dolci, lo scambio in cucina è tra la mente dello chef Minciguerra e quella del pastry chef Francesco Imperatrice: già colleghi in passato, i due hanno una sintonia perfetta che dà vita a dessert come Il Babà, cremoso agli agrumi, gelato e crema inglese al liquore limone e cedro Colazingari, o come il dessert dedicato a una delle etichette della Cantina Sant’Andrea, il Semifreddo grappa Sogno, mandarino, mela e croccante alla mandorla.

 

 

 

FabioAdmin

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