Melloo, la pizzeria che fa pagare il conto in vinili

Succede a Firenze: da sabato 20 giugno si potrà pagare la cena anche con dischi usati.

Non più solo app, carte di credito e contanti, a Firenze, la pizzeria Melloo ha deciso di introdurre l’originale modalità di pagamento in Vinyl coin. L’obiettivo è anche arricchire la collezione di dischi presenti nel locale e ascoltabili a piacimento durante il pasto.

Melloo, aperto nel giugno del 2019, è un locale specializzato in pizze alla pala. Il menù è arricchito da “soul food” come il jerk giamaicano, burger e patate dolci. Tutti i piatti vengono abbinati a birre artigianali di birrifici italiani e il caffè, disponibile in versione specialty, viene tostato in una torrefazione locale.

La valutazione dei vinili viene effettuata direttamente in pizzeria  in presenza del cliente, utilizzando il sito specializzato discogs.com.

Il “vinyl coin”, adottato dall’insegna di via Luigi Gordigiani, è valido solamente per consumazioni ai tavoli, escludendo quindi asporto e delivery, in orario serale.

L’avventore, previa prenotazione del tavolo sull’apposito sito inserendo nelle note la dicitura “vinylcoin”, si presenta al locale con uno o più vinili usati, consuma la cena e, prima di pagare, valuta i dischi con lo staff.

Viene utilizzato un sistema di classificazione imparziale, che prende in considerazione lo stato del vinile e della copertina, oltre che la rarità dell’album. Il valore dei dischi viene quindi scontato dalla cena, fino alla totale gratuità. Qualora il disco valesse più della cena è prevista l’emissione di un buono.

“Al momento risulta essere la prima volta al mondo che viene introdotto un sistema di pagamento simile – afferma Massimo Mauceri, titolare del locale che ha appena festeggiato un anno dall’inaugurazione. Noi aumentiamo i titoli in collezione e la scelta musicale, i clienti si vedono o scontare o offrire la cena, a seconda del valore dischi che hanno portato per la valutazione”.

“Quando abbiamo ideato il vinyl coin nei mesi pre-Covid – conclude Mauceri – temevamo di essere presi d’assalto viste le piccole dimensioni della pizzeria. Il fatto che con questa idea ci si rivolga tutto sommato a una nicchia, unitamente al doveroso sistema di prenotazione e all’obbligo di distanziamento, farà in modo che si crei quell’atmosfera calda e raccolta che intendiamo promuovere come stile di vita a tavola. Durante i test e nei mesi scorsi, abbiamo anche notato con stupore che tanti clienti ci regalano i loro dischi”.

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