Pasqua Vini: fatturato sale a quasi 64 milioni, corre l’export
L’azienda vitivinicola veronese, ormai centenaria, Pasqua Vini, nel 2024 ha registrato un fatturato di 63,5 milioni di euro (in crescita del 6% sul 2023). In notevole crescita la propria quota di export (che passa dall’87,6% al 90,2% rispetto all’anno precedente), presidiando 71 mercati nel mondo, in primis quello americano, dove rafforza la penetrazione.
Motore propulsore del successo dell’azienda sono gli icons, i vini iconici su cui l’azienda ha investito, soprattutto negli ultimi dieci anni, sotto l’impulso di una nuova governance e l’ingresso in azienda della terza generazione della famiglia, che ha coinciso con un generale rinnovamento. A sostenere la crescita, importanti investimenti dentro e fuori il vigneto e progetti vitivinicoli innovativi.
Era il 2014 quando, sotto l’impulso di una nuova governance e l’ingresso in azienda della terza generazione Pasqua, la cantina avviava un profondo rinnovamento. Sostenuta da importanti investimenti dentro e fuori il vigneto, la crescita del fatturato degli ultimi 10 anni è stata spinta dal successo dei progetti vitivinicoli innovativi, con cui l’azienda si è imposta sul mercato con una nuova voce.
Il rinnovato slancio dell’azienda – concentrato sul consolidamento del know how acquisito e la premiumizzazione delle linee in portafoglio – è premiato dalla critica e dal mercato. Importante la focalizzazione in ricerca e sviluppo, e sfidante il tentativo di interpretare il territorio con codici stilistici nuovi e all’impegno di adattare il proprio business ai singoli mercati attraverso strategie mirate e verticali.
Trend e performance (Fonte: Wine Monitor Nomisma)
Le performance dell’azienda nel mercato statunitense registrano una crescita di quasi il 40%, grazie anche a nuove partnership commerciali. Il dato è in controtendenza rispetto al sensibile calo dei consumi delle bevande alcoliche oltreoceano (con il vino a -7,2% in volume e -6,3% in valore), dovuto a un maggiore orientamento verso la moderazione e la crescita del comparto no alcol. Considerando i risultati raggiunti dal settore enologico italiano nel mercato americano (+5,4% a valore rispetto al 2023[1]), le robuste performance di crescita Pasqua negli States sono migliori dei dati medi del settore.
I vini rossi e bianchi fermi (che rappresentano i driver di penetrazione principale di Pasqua) sono la scelta preferita dai frequent users più maturi e, se nel nostro Paese il terroir e la denominazione orientano la scelta d’acquisto, negli Usa a spingere le vendite è soprattutto l’identità dell’azienda e il vitigno. Il profilo del consumatore americano vede i Millenials (40% del totale) sempre più attenti ai vini premium, degustati principalmente fuori dalle mura domestiche, mentre Baby Boomers e Gen X preferiscono il consumo at home.
«Festeggiare il nostro Centenario con i risultati brillanti del Nord America ci rende particolarmente orgogliosi – ha commentato Alessandro Pasqua, presidente di Pasqua Americas -. Stiamo lavorando per costruire un posizionamento unico e distintivo nel panorama enologico mondiale, grazie alla capacità non solo di proporre visioni nuove ma sempre fedeli alla nostra storia, ma anche di intercettare i cambiamenti dei trend di consumo. Conoscere le esigenze del mercato e i desideri dei consumatori, senza intermediari e attraverso il nostro team presente sui mercati, ci ha premiato ed è un elemento determinante del successo della nostra strategia commerciale».