Paluani richiede concordato al Tribunale di Verona

Paluani, made in Verona since 1921, festeggia un amaro anniversario. La sezione fallimentare del tribunale di Verona accoglie la richiesta di un concordato preventivo, da presentare entro il 22 febbraio e nomina due commissari giudiziali. L’obiettivo: salvare il Natale 2021.

Paluani: la crisi

Sull’azienda produttrice di pandori ha pesato in primis il fallimento del Chievo la cui proprietà faceva capo per l’85% alla famiglia Campedelli, oltre all’effetto disastroso del Covid. In base a quanto riportato dal Corriere della Sera, il bilancio chiuso al 30 giugno 2020 era di 53,7 milioni contro i 58 dell’anno prima, con una perdita di 1,7 milioni contro un utile di 105 mila euro nel 2019.

Kpmg, società di consulenza chiamata a lavorare con il nuovo ad Luca Longaretti, ha riferito che c’è volontà condivisa di salvare l’azienda e la campagna di Natale 2021 che dovrebbe partire proprio in questi giorni, e che vede Paluani raggiungere il picco di lavoratori stagionali, ovvero clienti, fornitori, personale e anche finanziatori.

Il sindacato ha già richiesto l’incontro con i due commissari nominati dal tribunale. «Questo è il momento in cui i lavoratori stagionali avrebbero già dovuto essere assunti, invece ancora non si vede il consueto affollamento nel parcheggio – spiega Gianni Morandini, della segreteria provinciale Verona Flai Cgil -.  La Pasqua 2020 che è seguita dall’inizio dell’epidemia, con il lockdown, è stata un duro colpo, che solo aziende molto strutturate hanno potuto incassare e gestire ritornando in breve tempo alla normalità. Paluani, come altre medie aziende del settore, deve invece anche fare i conti con una grande distribuzione sempre più esigente sul fronte dei prezzi; in questa situazione, se non c’è una grande solidità anche finanziaria, il rischio di ritrovarsi in difficoltà è concreto».

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