Nel cuore di Gentilini

«Il posizionamento, il valore e l’artigianalità del prodotto mantenuto intatto nel tempo sin dal 1890». È questa la motivazione del premio “Radici del made in Italy” assegnato a Biscotti Gentilini all’ultima edizione del Save the Brand organizzato da legalcommunity.it e foodcommunity.it.

Un’azienda nata dall’intuizione di Pietro Gentilini, che 128 anni fa decise di sfornare nel suo negozio biscotti caldi per tutta Roma. Dal negozio alla fabbrica, il passo è stato breve e oggi l’impresa è una delle più importanti realtà affermate nel mercato dei biscotti e delle fette biscottate.

Gentilini conta su un fatturato di 30 milioni di euro, uno stabilimento (in via Tiburtina) e cinque linee produttive, oltre 70 dipendenti e più di 80 referenze in portafoglio.  MAG ha parlato con il presidente Paolo Gentilini (nella foto), che ha illustrato le strategie presenti e future dell’azienda.

Dottor Gentilini, come è possibile mantenere nel tempo il posizionamento aziendale e l’artigianalità del prodotto?
L’artigianalità stessa dei nostri prodotti costituisce senza dubbio un vantaggio competitivo in un mercato, come quello dei biscotti e fette biscottate, maturo e con altissima penetrazione nelle famiglie. I consumatori di oggi sono più attenti alla qualità e più consapevoli di quello che consumano, c’è sempre maggiore ricerca di informazioni attraverso la lettura dell’etichetta e delle proprietà nutrizionali di ciò che si mangia.

Quali sono i cardini della vostra strategia di crescita?
Il continuo miglioramento nell’organizzazione dei processi aziendali sta alla base della nostra strategia di crescita. In quest’ottica proseguiremo nell’inserimento dei nostri prodotti presso gli attori della distribuzione, sia in termini di ampiezza che di profondità, al fine di incrementare la numerica e la ponderata e di conseguenza la quota di mercato nel settore di riferimento.

E per quanto riguarda l’offerta?

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