Nasce Cirfood District Academy. La parola a Luca Sartelli di Cirfood

Con ricavi consolidati che superano i 618 milioni di euro, Cirfood ha lanciato una nuova Academy che ancora una volta testimonia l’investimento del gruppo in un ideale: il cibo come strumento per la formazione

È appena stata inaugurata la Cirfood District Academy, un polo di formazione dedicato allo sviluppo di competenze tecniche e manageriali. L’Academy, che nasce nel contesto del Cirfood District, centro di ricerca e innovazione inaugurato nell’ottobre 2022 a Reggio Emilia, punta a diventare un punto di riferimento per imprese, professionisti, enti di formazione, università e studenti, offrendo corsi progettati su misura per rispondere alle esigenze di tutte quelle realtà che vogliono sperimentare nuove esperienze formative e favorire una crescita personale e professionale.

Valorizzando la lunga e significativa tradizione maturata negli anni dall’Accademia Cirfood, la nuova iniziativa porta avanti una missione orientata a seminare cultura attraverso un sistema di saperi destinato a sostenere l’evoluzione delle persone e delle comunità, mettendo al centro la valorizzazione del cibo e della nutrizione. Con alle spalle oltre cinquant’anni di storia, Cirfood è una delle maggiori imprese italiane attive nella ristorazione collettiva, commerciale e nei servizi di welfare. Contando su un organico di 12mila persone, è presente in 18 regioni e 75 province d’Italia, in Olanda e Belgio.

Foodcommunity ha scambiato due parole con Luca Sartelli (in foto) che in Cirfood ricopre il ruolo di direttore Risorse Umane & Organizzazione.

Quali scenari apre la nuova Academy di Cirfood? Qual è l’obiettivo principale del progetto?

La Cirfood District Academy, valorizzando la tradizione maturata negli anni dall’Accademia Cirfood, propone un modello di formazione dedicato alle persone Cirfood e a tutte le realtà che credono nell’importanza della condivisione e della diffusione di valori e conoscenza come opportunità per crescere. L’obiettivo è quello di offrire una formazione su misura e rispettosa delle peculiarità di ciascuno, accompagnando le persone nel loro percorso formativo attraverso contenuti sempre attuali e distintivi e approcci innovativi, utilizzando il cibo come protagonista e catalizzatore del momento formativo. L’Academy si presenta anche come un partner privilegiato per creare sinergie con scuole, università, aziende, enti di formazione che vogliono offrire percorsi formativi utilizzando spazi, attrezzature e un know how specifico in una location unica nella Food Valley.

L’iniziativa nasce all’interno di un piano strategico?

Il progetto è in linea con le direzioni di crescita individuate nel piano strategico 2022-2025, che prevedono la valorizzazione del capitale umano e un maggior investimento in conoscenze e competenze al fine di creare maggiori opportunità per tutte le persone del nostro settore e non solo. Siamo fortemente convinti che investire nella formazione significhi investire nel futuro. Per questo i nostri corsi vengono appositamente progettati per rispondere alle esigenze di un pubblico diversificato e per creare radici che sappiano alimentare la cultura, stimolando tutte le persone a essere parte di un percorso partecipato e condiviso di sviluppo delle proprie passioni, aspirazioni e potenzialità.

A livello di fatturato, come si posiziona il gruppo?

Il Gruppo Cirfood ha chiuso il 2023 in utile, registrando ricavi consolidati pari a 618,7 milioni di euro, il 15% in più rispetto al 2022, e un patrimonio netto di gruppo di 120,4 milioni di euro, con un impegno sul fronte investimenti di 21,3 milioni di euro (+42% rispetto al 2022) a favore di innovazione, digitalizzazione, efficientamento strutture, formazione e benessere delle persone. Complessivamente, il gruppo Cirfood ha preparato e servito 95,1 milioni di pasti in 18 regioni di Italia, in Belgio e Olanda, grazie all’impegno di oltre 12mila persone, ottenendo un valore della produzione di 635,7 milioni di euro (+ 14% rispetto al 2022).

Qual è la crescita prevista per i prossimi anni?

In linea con gli obiettivi di crescita definiti dal piano strategico 2022–2025, la performance testimonia l’efficacia del modello di impresa e la capacità di cogliere le sfide del comparto, trasformandole in opportunità di sviluppo. Ciononostante, le complessità che hanno caratterizzato il 2023, tra le quali il rincaro dei costi delle materie prime e dei tassi d’interesse e un contesto che non rappresenta le necessità del settore, quali ad esempio normative e prezzi non adeguati al valore del servizio offerto. Per i prossimi anni, l’obiettivo è quello di proseguire nel percorso di crescita, grazie al lavoro delle nostre persone, alla nostra capacità di investimento e di evoluzione dei servizi, sempre più in linea con le esigenze dei clienti.

Letizia Ceriani

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