Nasce Malnatt, la birra delle carceri di Milano
Milano dà il via alla prima “produzione congiunta” di birra degli istituti penitenziari di Bollate, Opera, San Vittore con Malnatt.
Si chiama “Malnatt, il gusto del riscatto”, il progetto brassicolo di Milano che vuole accendere l’attenzione sul tema e il valore del reinserimento delle persone carcerate ed ex-carcerate nel mondo produttivo.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra i direttori dei tre istituti penitenziari milanesi di Bollate, Opera e San Vittore e un gruppo di imprenditori ed esercenti del territorio milanese, grazie al supporto del provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria e del Comune di Milano. L’obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente il ponte tra le attività educative e produttive svolte in carcere e il territorio milanese.
Grazie alla filiera birraria, Malnatt (termine del dialetto milanese che sta affettuosamente a significare “nato male”), darà un’opportunità concreta di formazione e lavoro ad alcuni detenuti ed ex-detenuti, in particolare nelle fasi di produzione – presso l’Azienda Agricola La Morosina nel Parco del Ticino – e di distribuzione presso la società Pesce. L’obiettivo atteso, a 24 mesi dal lancio, è duplice: reinserire almeno dieci detenuti o ex-detenuti e generare risorse per sostenere ulteriori progetti che procurino ricadute positive sul sistema di esecuzione penale.
Le birre Malnatt, attualmente in fase di distribuzione presso il canale horeca, sono birre agricole ovvero prodotte con materie prime ad alta fermentazione, non pastorizzate, non filtrate e rifermentate in bottiglia o in fusto. Tre saranno le referenze prodotte e dedicate ai tre istituti carcerari di Milano: Malnatt San Vittore, birra chiara non filtrata di solo malto d’orzo; Malnatt Bollate, birra di frumento; Malnatt Opera, birra rossa.
Nella foto: da sinistra, Pietro Buffa (Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziaria), Cristina Tajani (Assessore Politiche Lavoro Comune MI) e Pietro Siciliano (Direttore Casa Circondariale San Vittore).