Longino & Cardenal: ricavi in crescita a 36,9 mln (+3,1% sul 2023)

Il Consiglio di amministrazione di Longino & Cardenal, attiva nella ricerca, selezione e distribuzione di cibi rari e preziosi e punto di riferimento per l’alta ristorazione nazionale ed internazionale, nel 2024 ha fatturato circa 36,9 milioni di euro, registrando un aumento del 3,1% sull’anno precedente.

I RISULTATI 2024

I ricavi delle vendite sono pari a 36,9 milioni, in crescita del 3,1% rispetto a 35,8 milioni al 31 dicembre 2023. In particolare, si evidenziano risultati molto positivi sia per la capogruppo (27,7 milioni, +3,7% y/y), che per la controllata di Hong Kong (3 milioni di euro, +3,9% y/y), per Il Satiro Danzante, che beneficia degli investimenti strategici realizzati negli esercizi precedenti (1,6 milioni, +28,3% y/y), e per le società più piccole Umami, Longino Digital Factory e Shop Longino (che complessivamente realizzano un fatturato di Euro 119 migliaia, +73,1% y/y); in flessione, invece, i ricavi per le controllate di Dubai (2,9 milioni, -4,8% y/y) e di New York, quest’ultima oggetto di profondo rinnovamento nel corso dell’esercizio 2024 (1,6 milioni, -14,8% y/y). Positiva la performance del canale b2c che realizza complessivamente in Italia, ad Hong Kong e a Dubai ricavi per 1,5 milioni di euro (+7,2%).

Molto positivo il risultato del margine di contribuzione che si attesta a 8,9 milioni di euro, segnando una crescita del 6,7% rispetto all’esercizio precedente (8,3 milioni), con un’incidenza sul fatturato che passa dal 23,3% del 2023 al 24,1% del 2024. Il miglioramento del margine di contribuzione riguarda tutte le società commerciali del Gruppo ed entrambi i canali b2b e b2c e conferma la bontà delle strategie di ottimizzazione intraprese dal management.

L’Ebitda è pari ad 0,9 milioni di euro in crescita dell’9.3% rispetto a 0,8 milioni di euro nell’esercizio precedente, nonostante il significativo impatto della controllata di New York che ha realizzato un EBITDA negativo per 0,6 milioni. Cresce anche l’incidenza percentuale dell’Ebitda sul fatturato che passa dal 2,2% nel 2023 al 2,4% nel 2024. L’Ebitda è determinato al netto delle voci di costo non ricorrenti2 quantificate in 196mila euro. Senza la normalizzazione di tali voci, l’Ebitda sarebbe stato pari a 0,7 milioni.

Dopo ammortamenti e accantonamenti per 0,6 milioni di euro (0,7 milioni nel 2023), l’EBIT si attesta a 125mila, in aumento del 32,7% rispetto all’esercizio precedente (94mila euro).

La gestione straordinaria è comprensiva di oneri non ricorrenti riconducibili al pagamento di incentivi all’esodo e alla riorganizzazione della struttura commerciale del Gruppo; la voce è esposta al netto di proventi relativi a contributi su investimenti.

Il Gruppo chiude l’esercizio 2024 con un risultato negativo per 367mila euro, in miglioramento rispetto alla perdita di 525mila di euro registrata nel 2023 anche per effetto di un miglioramento della gestione finanziaria (-182mila nel 2024 rispetto a -502mila nel 2023).

L’Indebitamento finanziario netto è pari a 6 milioni di euro, in miglioramento rispetto al 2023 (6,8 milioni), per effetto combinato degli utili generati dalla capogruppo e da alcune controllate e dell’efficientamento nella gestione del circolante che ha portato al ripagamento progressivo del debito finanziario.

IL COMMENTO DI ULERI

Riccardo Uleri (in foto), presidente e amministratore delegato di Longino & Cardenal: “Il 2024 ha mostrato un clima economico complesso, segnato da forti incertezze che hanno riguardato sia l’evoluzione della domanda sia le dinamiche dei prezzi, ma, nonostante lo scenario sfidante, il nostro Gruppo ha saputo reagire, mantenendo stabilità e continuità. Il fatturato consolidato ha registrato una crescita del 3,1%, raggiungendo quota 36,9 milioni di euro, e il margine di contribuzione ha incrementato l’incidenza sul fatturato dal 23,3% del 2023 al 24,1% del 2024. Il risultato netto si mostra ancora in perdita per 367mila euro, ma in miglioramento rispetto alla perdita di 525mila euro dell’esercizio 2023. Nonostante la chiusura ancora negativa, riteniamo che la direzione intrapresa sia quella giusta, e che i primi segnali di ripresa, pur ancora fragili, inizino a manifestarsi”.

E ha poi concluso dicendo: “Nel complesso, riteniamo che l’anno appena trascorso, pur non privo di difficoltà, abbia gettato le basi per una crescita solida e duratura. Le scelte strategiche fatte, gli investimenti in nuovi asset produttivi e digitali, la presenza consolidata in mercati internazionali dinamici rappresentano per noi una piattaforma robusta su cui costruire il futuro. È significativo il miglioramento dell’indebitamento finanziario netto del gruppo, che passa da 6,8 milioni di euro del 2023 a 6 milioni euro del 2024, segno di una maggiore efficienza nella gestione delle risorse e di un controllo attento della struttura finanziaria. Con fiducia, guardiamo al 2025 come a un anno di rilancio, sostenuto dalla determinazione e dalla visione che da sempre contraddistinguono Longino & Cardenal”.

Letizia Ceriani

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