Liv-Ex: i fine wines meglio dell’equity globale

Il vino come l’oro si conferma porto sicuro. Secondo l’ultima analisi del Liv-Ex (London International Vintners Exchange), il mercato secondario dei vini d’eccellenza, i due maggiori indici hanno reso molto di più di quelli delle principali borse mondiali.

In quindici anni il Liv-Ex 100 ed il Liv-Ex 1000, hanno registrato rispettivamente un incremento del 213,9% e del 258,2%, mentre lo Standard & Poor’s 500, che raccoglie le 500 principali aziende Usa per capitalizzazione, è cresciuto del 143,9%, mentre Ftse 100, indice società più capitalizzate quotate al London Stock Exchange, ha ottenuto un incremento del 59,2%, secondo quando riportato dalla testata Wine News.

Secondo i dati pubblicati dal Liv-Ex, che analizza domanda e offerta dei vini di qualità, nel 2018 Liv-Ex 1000 è cresciuto del 9% e il Liv-Ex 100 ha chiuso in sostanziale parità. Bene anche per il sub indice Liv-ex Italy 100, che comprende solo dieci etichette italiane (tra cui il Masseto e il Sassicaia), in cinque anni ha guadagnato il 30,58%.

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