L’enoturismo entra nella Legge di bilancio

Con l’approvazione della Manovra al Senato, per la prima volta il turismo del vino entra nel quadro legislativo italiano dopo 25 anni di attività. Il testo, che introduce il capitolo “enoturismo” nella Legge di bilancio, prevede la possibilità di fatturare degustazioni, visite in cantina, pacchetti enoturistici e vendemmie esperienziali, equiparando la disciplina fiscale di queste pratiche a quella delle attività agrituristiche per gli imprenditori agricoli.

Esulta tutta la filiera del vino – da Unione Italiana Vini al Movimento Turismo del Vino, dalle Città del Vino alla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (Fivi) – un settore che genera un indotto turistico di quasi 3 miliardi di euro l’anno e che ora potrà finalmente attuare un ulteriore cambio di marcia a favore dei territori rurali e del vigneto Italia.

Una rampa di lancio fondamentale per il futuro del comparto che andrà meglio definita attraverso le relative modalità attuative e con l’iter parlamentare del ddl Stefàno che aggiungerà altri elementi a quelli già approvati come la certificazione e la formazione degli operatori enoturistici, la cartellonistica stradale e la creazione di un osservatorio sull’enoturismo.

“Le cantine che vorranno far conoscere e promuovere il vino nei luoghi e negli spazi di produzione, e raccontare la bellezza delle autoctonie, avranno accesso a semplificazioni, agevolazioni e ai benefici fiscali previsti per gli agriturismi. È un grande successo – spiega Dario Stéfano, capogruppo in Commissione Agricoltura di Palazzo Madama e promotore della legge – che dà dignità ad una particolare branca di un settore strategico che in Italia vale più di 2,5 miliardi di euro all’anno e che ora, con una norma specifica, è destinato a crescere esponenzialmente nei prossimi. Si parlava da tempo di norme per l’enoturismo: oggi c’è una legge che è finalmente realtà”.

“Abbiamo ottenuto il riconoscimento giuridico e normativo di un’attività strategica della vitivinicoltura italiana che ha dato e continuerà a dare grandi opportunità ai produttori e per lo sviluppo socio-economico dei territori. Confido anche che si possa costituire a breve un tavolo di lavoro che coinvolga tutti i soggetti in grado di dare un contributo costruttivo alla definizione dei decreti attuativi previsti dalla norma”, ha dichiarato il presidente dell’Unione Italiana Vini (Uiv), Ernesto Abbona.

Per il presidente del Movimento turismo del vino (Mtv), Carlo Pietrasanta, “da oggi si apre un nuovo grande lavoro da fare coinvolgendo il più possibile tutta la filiera per i decreti attuativi, per spiegare alle cantine come utilizzare questa grande leva in ottica di sviluppo in favore dei nostri territori vitivinicoli”.

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