Le Botteghe di Leonardo: “Pronti a conquistare l’Africa” – AUDIO

De Marco di Le botteghe di Leonardo annuncia in esclusiva: «Stiamo chiudendo una joint venture per sviluppare il nostro modello di business nell’Africa francofona. Si inizierà dal Camerun».

Intervista a Eugenio De Marco che anticipa in esclusiva a foodcommunity i prossimi obiettivi de Le Botteghe di Leonardo.

 

Eugenio De Marco, consigliere delegato di Le Botteghe di Leonardo definisce in modo aspirazionale la realtà “ambasciatrice del gelato nel mondo”. Da dieci anni sulle scene, lega i suoi risultati a tre fattori fondamentali: franchising, aperture dirette e il food service. Un approccio che ha permesso alla catena di svilupparsi in grandi mercati come il Brasile. Un altro punto a favore di Le Botteghe di Leonardo è nell’equilibrio tra metratura (tra i 30 e i 50 mq), offerta, produzione (centralizzata e certificata kosher), che permette di evitare la mantecazione in negozio e orario d’apertura.

Le Botteghe di Leonardo conta quattro punti vendita, tra Firenze, Sorrento e Milano (due diretti e due in franchising) e circa 30 clienti in food service, non solo negozi singoli ma anche grandi reti e aziende italiane (ad esempio Fattorie Garofalo) ed europee (Liberté Patisserie Boulangerie). In Brasile è presente con sei negozi diretti, cinque chioschi-bike e rifornisce, inoltre, i primi dieci ristoranti italiani di San Paolo. Grazie alla partnership con il gruppo Multiplan ha recentemente inaugurato il settimo punto vendita all’interno di uno dei maggiori shopping mall dell’America Latina.

Con 3,5 milioni di investimento, nel 2018 la realtà ha registrato un fatturato di 6 milioni di euro (di cui 4 indiretto), con un ebitda del 30%, che proviene equamente dall’Italia e dall’estero.

«Per espanderci teniamo in considerazione venture capital di taglio piccolo poi in futuro valuteremo di aprire il capitale a un fondo. Il Brasile è la porta per l’America Latina, l’obiettivo quindi di Le Botteghe di Leonardo è quello di rafforzarsi per poi estendersi negli altri Paesi – precisa De Marco -. Nella strategia di crescita è compresa anche l’Europa, soprattutto la Francia».

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