Formaggio: Nestlé, Lactalis e Danone sono i top player

Nessuna azienda italiane tra le prime venti imprese mondiali del lattiero-caseario

Secondo il report Global Dairy Top 20 2019, pubblicato dagli analisti di Rabobank, nessun’azienda italiana compare tra le prime venti al mondo. Parmalat, l’unica realtà del Belpaese in grado di concorrere con i top player del settore lattiero-caseario, non figura in quanto le attività figurano all’interno del bilancio della controllante francese Lactalis, numero due.

Il vertice della classifica è occupato da Nestlé con 20,6 miliardi di euro di fatturato, seguita dalle francesi Lactalis, che totalizza ricavi per 17,6 miliardi (senza contabilizzare l’acquisizione della Nuova Castelli) e Danone (15,2 mld). Fuori dal podio c’è  la neozelandese Fonterra (12,1 mld). All’ottavo posto c’è la cinese Yili (9,5 mld) seguita dalla canadese Saputo, il cui patron Joey Saputo è proprietario del Bologna Calcio, con 9,3 mld di fatturato. Al quattordicesimo posto c’è Kraft Heinz  mentre chiude la classifica, in ventesima posizione, la tedesca Müller con ricavi stimati in 4,3 mld di euro.

Secondo Rabobank, nel 2018, la diminuzione dei prezzi delle materie prime, le condizioni meteorologiche avverse nelle principali regioni di esportazione, un forte dollaro Usa e i cambi di valuta hanno influito sul fatturato combinato delle 20 principali industrie lattiero-casearie nel mondo. In termini di dollari Usa, è stato registrato un aumento del 2,5% rispetto all’anno precedente, rispetto al 7,2% dell’anno precedente. Tuttavia, il fatturato combinato 2018 in termini di euro è diminuito del 2,0% rispetto alla tendenza al rialzo del 5,1% del 2017.

 

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