La ripartenza comincia dal settore alimentare. Le dichiarazioni dell’ad di Deloitte

In occasione dell’assemblea pubblica di Federalimentare, che ha visto anche la partecipazione del Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, Fabio Pompei (nella foto), amministratore delegato di Deloitte Italia, ha dichiarato: «Il settore agroalimentare rappresenta una leva strategica per la ripresa del Paese».

La pandemia ha portato in cima alle priorità delle persone anche l’alimentazione. Lo conferma il 58% degli italiani nel Deloitte Global State of the Consumer Tracker, lo studio che monitora periodicamente gli atteggiamenti e i comportamenti dei consumatori in 18 Paesi, sulla base delle risposte di mille consumatori in ciascun Paese.

Inoltre c’è una maggiore consapevolezza verso la sostenibilità e il 45% dei consumatori è interessato ai prodotti locali anche se più costosi. Il 60% dei giovani intervistati in occasione della Millennial and Gen Z Survey 2021 – la ricerca che ha coinvolto millennial e Gen Z  provenienti da 45 Paesi – teme che le imprese possano mettere in secondo piano la sostenibilità per rispondere alle sfide nate dalla pandemia.

«Cambiamenti di prodotto e di processo saranno guidati da una svolta vigorosa verso la digitalizzazione del settore agroalimentare – ha proseguito Fabio Pompei – che ridefinirà il modo in cui le singole realtà progettano, producono e distribuiscono. Ne sono esempio i modelli di business diretti al cliente finale che si stanno affermando anche nel settore alimentare, che ridisegnano le filiere accorciando le distanze dalle aziende allo scaffale. La disruption della supply chain tradizionale richiede di modificare le dinamiche tra gli attori dell’ecosistema, spingendo verso nuove collaborazioni ed alleanze che vanno nella direzione della co-innovazione e co-creazione. Nutrizione personalizzata, sostenibilità, industria 4.0 ed ecosistemi sono quattro elementi chiave profondamente collegati tra loro che stanno già riscrivendo le regole del gioco nel settore».

Inoltre, dal Consumer Tracker di Deloitte è emerso che l’attenzione al benessere, alla comunità e all’ambiente è particolarmente sentita dai giovani, che individuano nell’ambiente la principale preoccupazione per il futuro. Pompei ha commentato ancora: «Mai come adesso, la sostenibilità è una priorità che non può essere messa in coda alla ripresa economica, per far fronte alle contingenze sollevate dalla crisi. Il 60% dei giovani intervistati da Deloitte teme che questo scenario trovi realizzazione e veda le imprese mettere in secondo piano la sostenibilità per rispondere alle sfide nate dalla pandemia. Un monito di cui bisogna tenere conto a livello di business, soprattutto ora che il piano di rilancio europeo Next Generation Eu ci offre la possibilità di conciliare il bisogno di ritorno alla crescita con la possibilità di rendere più sostenibile la nostra economia».

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