Katoo, ecco come cambia la relazione tra fornitori e ristoranti
La startup Katoo ha chiuso un round da 3 milioni di euro con diversi investitori internazionali. L’obiettivo è aiutare la ristorazione a ridurre i costi e investire in nuove funzionalità dei prodotti tecnologici.
di francesca corradi
Il settore della ristorazione, colpito nel 2020 da una forte crisi causata dalle restrizioni per il Covid-19, dovrà presto mettere in atto nuove strategie per la ripresa. Sempre più imprenditori cercheranno soluzioni per aumentare l’efficienza e ridurre i costi. Uno dei primi accorgimenti potrebbe essere la riduzione degli intermediari nell’approvvigionamento della merce.
Per semplificare e accelerare la digitalizzazione dell’horeca nasce Katoo. La startup madrilena è stata fondata nel 2019 da Diogo Cunha, Karan Anand e Carlos Esquivel, provenienti da multinazionali come Boston Consulting Group, Uber e SGS. Attualmente presente in Spagna, Italia e Portogallo, opera attraverso una piattaforma che permette a chef e imprenditori di effettuare gli ordini in modo rapido, semplice e immediato via e-mail o WhatsApp. Inoltre, l’app permette agli utenti di ottenere dati storici, report mensili e pannelli con riepiloghi di spese, importi e variazioni per facilitare la gestione.
La startup, ad oggi, ha un team internazionale composto da oltre 25 dipendenti, di cui dieci in Italia. A poco più di un anno dal lancio, nel settembre 2019, Katoo ha già elaborato più di 100mila ordini con oltre 3mila utenti. Il 50% de business è nel nostro Paese.
Recentemente, Katoo ha chiuso un round di investimenti da 3 milioni di euro. Tra gli investitori figurano: Flash Ventures – fondo pre-seed di Rocket Internet, il colosso dietro Delivery Hero e Zalando – Otium Capital e Marcos Alves Cardoso, Co-Founder e ceo ElTenedor.
«Raccogliere capitali esterni in tempi come questi è stato piuttosto impegnativo. Nel corso del prossimo anno ci concentreremo sul consolidamento della nostra leadership oltre a continuare a investire in tecnologia per servire al meglio i nostri ristoranti e fornitori», ha dichiarato Cunha.
L’Italia rappresenta un mercato chiave per l’azienda. Infatti, oltre a Madrid e Barcellona, Katoo ha uffici a Milano e Torino. Questi le permettono di essere maggiormente presente sul territorio e offrire supporto quotidiano ai clienti.
«Katoo si è guadagnato subito la fiducia di clienti italiani come Poke House, Giacomo e Gerla e, nonostante il periodo, ha ottenuto una crescita dei volumi del 230% dal primo lockdown al mese di ottobre. Ciò dimostra non solo quanto i ristoranti siano rimasti affiliati al servizio, anche in un momento complicato come quello attuale, ma anche la voglia del settore di trasformarsi e ottimizzare processi grazie alla digitalizzazione», secondo Edoardo Tarricone, general manager Italy.
Durante il periodo di emergenza, Katoo si è concentrata sul supporto dei ristoranti e sulla loro sopravvivenza. L’ottimizzazione dei costi e la riduzione degli sprechi in cucina, favorite dall’ uso dell’applicazione, vanno proprio in questa direzione.
«Lo scopo del nostro team è cambiato. Se prima eravamo concentrati ad attrarre nuovi utenti, in questo periodo vogliamo aiutare la nostra base clienti a ridurre i costi superflui. Abbiamo clienti che sono riusciti a ridurre i loro costi di oltre il 5%», secondo Anand.
Nei prossimi mesi, il team di Katoo prevede di lanciare altri strumenti e servizi. Tra questi ci sarà una web app per permettere ai fornitori di gestire tutti gli ordini, mantenere aggiornato il catalogo e promuovere i propri prodotti.