In Spagna sovrapprezzi sui tavoli premium, è lecito?
*a cena con diritto
A Siviglia un ristorante richiede l’applicazione di un sovrapprezzo (10 euro ad ospite) in relazione a tavoli c.d. premium, ossia in base alla loro posizione all’interno del locale, in considerazione della miglior vista sulla città, del loro soleggiamento e della degustazione di un bicchiere di vino all’arrivo del cliente.
È legittimo interrogarsi se questa strada sia o meno percorribile anche nel nostro Paese.
Al di là delle scelte imprenditoriali di ciascuno degli operatori del settore alimentare, giuridicamente valgono gli stessi principi di trasparenza e informazione preventiva al cliente cui quegli stessi operatori sono tenuti ad attenersi nel proporre pietanze e servizi indicati in menù o in cartelli posizionati all’ingresso del locale.
In sostanza è lecito, ma il maggior costo applicato in relazione al posizionamento del posto va chiaramente e correttamente indicato al cliente.
Ciò detto, ferma la disponibilità dell’ospite a pagare per l’effetto wow del tavolo prescelto, resta da capire e non confondere tra il valore aggiunto rappresentato ad esempio da un locale con vista e coperti in posizione panoramica e suggestiva con quelli che sono standard di comfort e adeguatezza che il cliente si aspetta di trovare.
*di alessandro klun