Host: il food equipment vale 45 miliardi

Quanto vale il Food equipment nel mondo, settore chiave dell’industria manifatturiera italiana? Per avere una risposta a questa domanda Host Milano ha commissionato una serie di analisi alla società di ricerche Ulisse. E ha scoperto come il comparto sia cresciuto negli ultimi anni a ritmi del 5-6% l’anno e nell’ultimo biennio abbia un valore pari a 45 miliardi di euro. Crescono soprattutto le fasce alta e medio-alta, che oggi superano il 42% del totale mondiale, contro il 24% di dieci anni prima. Canada e Germania sono, insieme a Giappone, Francia e Regno Unito, i mercati che trainano la domanda. Nel 2016 – spiega un comunicato di Host – l’Italia è stato il terzo esportatore al mondo con oltre 3,26 miliardi di euro. Per il triennio 2017-2019 in pole position in quanto a crescita dell’import dovrebbero esserci Nord America, Europa, Russia, Emirati Arabi, Estremo Oriente e Australia.

È un momento favorevole – rileva Host – anche per i pubblici esercizi. A partire dalla star del momento, il caffè. Il comparto Caffè – Macchine Per Caffè – Vending Machine ha registrato un aumento medio annuo nel decennio in corso vicino al 10%. Nel 2016 la domanda mondiale ha raggiunto un nuovo picco, pari a quasi 15 miliardi di euro, con i flussi di fascia alta al 30% del totale mondiale (a fronte del 9% di dieci anni prima) e quelli di fascia medio-alta oltre il 22% (7 punti in più di dieci anni prima). Francia, Regno Unito, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Canada e Stati Uniti sono i principali mercati maturi, ma avanzano Cina e Hong Kong, Sud Corea, Emirati Arabi Uniti e Australia. Nel 2016 le vendite italiane hanno totalizzato oltre 2,47 miliardi di euro e nel prossimo triennio si dovrebbero confermare ritmi di crescita decisamente positivi (+6,9% medio annuo).
Quanto alla materia prima, il caffè verde, le elaborazioni del CIC – Comitato Italiano Caffè su dati ISTAT indicano che nel 2016 ne abbiamo importato per oltre 1,28 miliardi di euro e ne abbiamo riesportato per 31,6 milioni. Abbiamo inoltre importato caffè verde decaffeinato per 8,3 milioni di euro riesportandone per circa 890mila euro.

Il commercio mondiale del comparto Macchine e apparecchi per la panificazione, la pasticceria e la biscotteria è stato di 2,1 miliardi di euro nel 2016, e ha mostrato dinamiche positive: +5,1% medio annuo tra il 2000 e il 2008 e +4,1% nel periodo più recente. È un settore che vede le aziende italiane leader mondiali, con oltre 600 milioni di euro di vendite. I principali mercati di riferimento sono Stati Uniti, Francia, Russia, Messico, Algeria ed Egitto, con valori superiori ai 20 milioni di euro ciascuno.

Nel comparto Arredo e Tavola infine, rileva ancora la ricerca di Ulisse per Host, nel decennio in corso il commercio mondiale ha mostrato dinamiche positive, con un aumento medio annuo prossimo al 6%, e nel biennio più recente la domanda mondiale ha raggiunto un massimo pari a 142 miliardi di euro. Nel 2016 i comparti più rilevanti in valore sono risultati Mobili ed elementi d’arredo (71,8 miliardi di euro); Tessile (38,4 miliardi); Bicchieri e stoviglie (25,3 miliardi); Coltelleria e posateria (6,2 miliardi). L’Italia è il quinto esportatore mondiale con 6,53 miliardi di euro focalizzati sui segmenti premium-price, soprattutto nei mobili: e le fasce di prezzo alta e medio-alta rappresentano ben un quarto del totale mondiale (5 punti percentuali in più di dieci anni prima). Svizzera e Austria sono i principali mercati maturi mentre avanzano Cina e Hong Kong e, negli anni più recenti, Singapore, Sud Corea, Vietnam ed Emirati Arabi Uniti. Nello scenario 2017-2019 ci si attende la conferma di ritmi positivi, con un +5,3% medio annuo.

L’Italia – conclude Host – è quindi ottimamente posizionata in tutti i settori che ruotano intorno al food: secondo ANIMA, Assofoodtec e Fiac, che insieme riuniscono gran parte delle aziende associate e appartenenti ai comparti degli articoli casalinghi, delle macchine per caffè espresso, delle attrezzature frigorifere per il commercio, delle affettatrici, tritacarne e affini la tavola italiana vale 4,9 miliardi di euro, dei quali l’export porta 3,2 miliardi di euro, il 66%. Un settore certamente forte della nostra economia, al pari dei più blasonati moda e design, che impiega 22mila lavoratori.

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