L’hamburgeria BUN cambia strategia e punta sul delivery
Il brand ha in programma l’apertura di altri 20 ristoranti nel prossimo triennio in Lombardia. Ricerca locali che, in primis, possano espletare il servizio di consegna a domicilio.
Nell’attuale fase di emergenza sanitaria l’hamburgheria abnormal BUN ha intrapreso un percorso di cambiamento che avrà dirette conseguenze sul futuro.
Dopo il debutto nella Cook Room di Glovo – per testare la recettività del mercato meneghino – il format programma una linea di cucina in chiave delivery e in autonomia.
“Noi abbiamo rimodulato il nostro lavoro sulla base dei decreti ufficiali per continuare a offrire un servizio eccellente”, spiega Danilo Gasparrini (nella foto), ceo di BUN. “Il coronavirus darà un altro volto alla ristorazione che è quello che vediamo anche oggi e sul quale dobbiamo costruire il domani”.
Al momento sono previste due aperture per la fine del mese di maggio per arrivare a quattro entro il mese di settembre.
Una rimodulazione che è stata possibile grazie al dna stesso di BUN. L’attenzione al prodotto è sostenuta da un business model che fa perno sul digitale.
“La natura digital di BUN ci permette di curare ancora di più la food experience dei nostri clienti. Un esempio per tutti riguarda la versatilità del menu in cui modifiche e cambiamenti sono all’ordine del giorno e basati sull’esperienza in tempo reale del consumatore, cosa che nel negozio fisico non è possibile” spiega Gasparrini.