Grano italiano, patto per la produzione di qualità
Agricoltori, cooperative, pastai e industria molitoria hanno firmato un protocollo d’intesa per aumentare la disponibilità di grano duro italiano di qualità e preservare la competitività sui mercati internazionali. Il 18 dicembre a Roma è stato presentato l’accordo di filiera, voluto da Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Confagricoltura, CIA, Copagri, Aidepi e Italmopa, che ha l’obiettivo di valorizzare la produzione di grano duro italiano attraverso incentivi e premi per l’agricoltura nazionale virtuosa e sostenibile, interventi di miglioramento dei sistemi di stoccaggio, ricerca e sviluppo di nuove sementi, concentrazione dell’offerta, sicurezza, tracciabilità e comunicazione.
L’Italia è il primo produttore in Europa di frumento duro e leader mondiale nella produzione di pasta, ma per restare competitivi e affrontare la forte concorrenza internazionale servono grandi quantitativi di grani di alta qualità che non sono disponibili nella dimensione necessaria in Italia. “La pasta made in Italy vale all’estero se di qualità – ha detto il presidente di Aidepi Paolo Barilla (nella foto) – e per noi il mercato appetibile è nell’alto di gamma. Questo progetto si muove su logiche di lungo termine, per rendere più virtuosa, innovativa e competitiva la filiera italiana grano-pasta, e per mettere fine alla guerra del grano interna che non fa bene”.
I firmatari rappresentano complessivamente poco meno della metà di tutta l’agroindustria italiana, per un valore di circa 60 miliardi di euro: per quanto riguarda il mondo agricolo, si tratta di oltre 3 milioni di associati che gravitano nel settore agricolo, 1,1 milioni di imprese agricole e 5mila cooperative agroalimentari distribuite su tutto il territorio nazionale; per il comparto molitorio, oltre l’80% della capacità totale di trasformazione del frumento in Italia; per l’industria della pasta, l’80% di un settore storico che conta cento imprese, dà lavoro in Italia a 7.500 addetti e genera 4,7 miliardi di euro.