Gobino presenta il primo bilancio di sostenibilità
Da oltre 50 anni attenti all’eccellenza e al suo impatto nel mondo, l’artigiano torinese del cioccolato presenta il primo bilancio di sostenibilità.
L’origine delle materie prime, la gestione delle risorse, la scelta dei materiali e il valore delle persone sono solo alcuni dei principali temi affrontati all’interno del primo bilancio di sostenibilità di Guido Gobino (nella foto). Il professionista coniuga creatività, gusto e passione per il cioccolato di alta qualità.
Da sempre l’approccio alla sostenibilità dell’artigiano per il suo cioccolato è a tuttotondo. Per questo motivo è stato deciso di percorrere un primo e importante passo verso una crescita sostenibile, attraverso la valorizzazione dei principali valori intangibili dell’Azienda.
“Abbiamo identificato la sostenibilità come uno dei parametri fondamentali che concorrono a costruire la qualità dei nostri prodotti – afferma Gobino -. La sostenibilità è l’unica strada percorribile per concepire lo sviluppo futuro. Noi, già da tempo, ci impegniamo per garantire un’attenta e corretta gestione ambientale, sociale ed economica nell’intera filiera di produzione del nostro cioccolato.”
La produzione del cioccolato a partire dalla materia prima, le fave di cacao, permette all’azienda di avere il controllo completo della filiera di produzione. Dalla selezione alla tostatura del cacao per poi passare alla raffinazione, dove la massa di cacao ottenuta viene mescolata agli altri ingredienti per diventare cioccolato.
Oggi la qualità di un prodotto passa dalle condizioni di vita di tutte le persone dell’intera filiera produttiva, dai materiali e dalla gestione delle risorse.
La scelta degli ingredienti rappresenta da sempre il primo passo per la produzione di un cioccolato di qualità.
L’azienda si affida a un unico mediatore di cacao, che si identifica in un modello di governance etico e volto alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, attraverso il riconoscimento di un prezzo equo, la garanzia dell’acquisto del raccolto, il sostegno alle produzioni che seguono un disciplinare agronomico con condizioni di lavoro dignitose e garantisca l’assenza di lavoro minorile. Contribuisce alla valorizzazione agricola dei prodotti nazionali selezionando come materie prime la Nocciola Tonda Gentile delle Langhe e il latte proveniente degli allevamenti della filiera alpina piemontese. A questi si aggiungono lo zucchero da barbabietola italiano e le mandorle, i pistacchi e gli agrumi canditi della Sicilia.
Da sempre l’azienda è alla continua ricerca di materiali alternativi che soddisfino le esigenze di sostenibilità ambientale, per una corretta gestione dei materiali di confezionamento anche a fine vita del prodotto. Negli anni è stato possibile garantire che tutte le confezioni di plastica fossero riciclabili al 100%. Complessivamente nel 2020 si è registrata una riduzione della plastica di 870 kg (36% in meno) rispetto al 2019. Il 100% della carta e cartone vergini impiegati sono certificati FSC, provengono quindi da foreste gestite responsabilmente. L’alluminio è un materiale prezioso, impiegato da sempre per l’avviluppamento del cioccolato ed è 100% riciclabile.
I rifiuti legati alla produzione del cioccolato invece sono piuttosto limitati. In termini di quantità lo scarto più importante della produzione è rappresentato dalle bucce delle fave di cacao e dalle cuticole delle nocciole, attualmente donate ad una azienda agricola che le impiega in agricoltura.
Inclusione, diversificazione e pari opportunità fanno parte da sempre del codice etico e del sistema di valori che contraddistingue Guido Gobino.
Grazie a questo modello di governance si sono ottenuti ottimi risultati sociali: prevalenza di lavoro femminile (70% sul totale), nessuna differenza di retribuzione per genere a parità di mansione e bassissimo tasso di turnover.
Inoltre, l’azienda collabora con l’Università degli Studi di Torino, ospitando tirocini formativi degli studenti del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Ambientali.
La fabbrica da sempre è situata in centro città e questo ha permesso di favorire gli spostamenti dei dipendenti, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale.
Questa pubblicazione rappresenta un primo passo per divulgare l’attenzione di anni, volta a tutelare l’ambiente, ma anche le economie della filiera produttiva e le persone in essa coinvolte. Contemporaneamente rinnova l’impegno nella ricerca di nuovi materiali e soluzioni per migliorare costantemente l’impatto ambientale, sociale ed economico dell’azienda sul territorio e nel mondo.
Credits foto di Daniele Ratti.