Vino, sì all’asporto dopo le 18 per le enoteche

Enoteche e vinerie potranno effettuare l’asporto anche dopo le 18. Il nuovo Dpcm, in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, elimina infatti il divieto di vendita al dettaglio previsto per i codici Ateco 47.25 dal decreto attualmente in vigore.

“In tutte le zone del Paese è stato eliminato il divieto di asporto dopo le 18 per gli esercizi commerciali al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto. Il governo ha dato ascolto al nostro appello a difesa del settore vitivinicolo. Il settore già ha perso a causa del Covid più di 2 miliardi di euro”.

A esprimere soddisfazione per i contenuti del nuovo Dpcm sono le organizzazioni della filiera vitivinicola.

Confagricoltura, Cia-Agricoltori Italiani, Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Copagri, Unione Italiana Vini, Federvini, Federdoc e Assoenologi nei giorni scorsi avevano inviato una richiesta in tale direzione al Premier Mario Draghi e al Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli.

Per la filiera del vino, infatti, “il blocco delle vendite appariva più una discriminazione del comparto rispetto a negozi alimentari e supermercati”.

Questo provvedimento rimette in moto una macchina produttiva che impegna nelle aziende vitivinicole italiane circa 210 mila addetti, fra i quali 50mila giovani.

La filiera del vino torna a sostenere la necessità di fare un passo in avanti anche sul fronte della ristorazione.

Si chiede, infatti, di valutare la possibilità di apertura bar e ristoranti anche a cena, in zona gialla, e a pranzo, in zona arancione.

 

SHARE