Università di Parma, nasce la nuova casa del food project

Raggiunge quota 11,5 milioni di euro l’importo complessivo. Finanziamenti pubblici dal MUR e dalla regione, quasi 4 milioni in arrivo dal mondo imprenditoriale e associativo del territorio.

Il 30 aprile la posa della prima pietra dell’edificio 1 dell’area food per un progetto di un intero territorio. Il food project avrà dunque una nuova casa. Sarà la nuova sede comune per i ricercatori del settore food dell’ateneo, un edificio all’avanguardia dal punto di vista logistico e dell’efficienza energetica. Inoltre sarà utile a favorire le interazioni, in modo che la capacità di generare ricerca avanzata e innovazione tecnologica divenga sempre più efficace.

Tecnologi alimentari, microbiologi, chimici degli alimenti, esperti di produzioni primarie, nutrizionisti, economisti e ispettori veterinari concentreranno i laboratori e i gruppi di ricerca nello stesso moderno edificio. Questa nuova sinergia rappresenterà un valore aggiunto per l’ateneo e ambisce a divenire punto di riferimento internazionale per le imprese del settore.

La ricerca in ambito alimentare dell’Università di Parma si potrà davvero confrontare, anche dal punto di vista strutturale, con i più importanti centri di ricerca internazionali. Questo avverrà anche alla luce del fatto che, nelle immediate prossimità del nuovo edificio, all’interno dell’Area Food, si collocheranno anche la sede operativa della Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione nella Cascina Campagna, e il Food Business Incubator, co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con 1 milione di euro, che ospiterà, in qualità di acceleratore di impresa, numerose start-up a tematica Food che certo godranno della prossimità con i laboratori di ricerca.

La produzione di alimenti nel nostro pianeta incontra una domanda crescente in termini di quantità e qualità. Il contributo offerto dalla scienza e dalla tecnologia e l’impiego delle nuove conoscenze sono fondamentali per pervenire alle soluzioni più opportune. In questo contesto il Food Project dell’Università di Parma può svolgere un ruolo di primo piano, in piena sinergia con tutti gli attori del food.

“Questa nuova area diventerà un luogo in cui la ricerca accademica e quella industriale si potranno incontrare […]. Temi su cui Parma e la sua Università possiedono un know how costruito nel tempo”, ha detto il rettore Paolo Andrei.

“Siamo convinti dell’importanza di mettere a sistema competenze, formazione, ricerca, innovazione e internazionalizzazione per dare valore al nostro territorio ed attrarre talenti. “Parma, io ci sto!” sin dall’inizio ha guardato al futuro con un grande progetto strategico a fianco dell’Ateneo di Parma. Era il 2016 quando abbiamo scelto raccogliere la sfida ed essere parte attiva del “Food project” con l’obiettivo di rendere Parma e la Food Valley sempre più un punto di riferimento”, ha commentato il presidente di “Parma, io ci sto!” Alessandro Chiesi .

“Il Food Project dell’Università di Parma, che qui troverà la sua nuova casa, è un progetto che si inserisce pienamente nella strategia regionale di specializzazione e alta formazione che valorizza le identità territoriali e le nostre accademie – ha spiegato l’assessore allo sviluppo economico e Green economy, Lavoro, Formazione della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla -. La filiera dell’agroalimentare in Emilia-Romagna oggi conta circa 85 mila unità locali e 279,3 mila addetti”.

 

 

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