Nasce Coultura, l’enoteca online dei vignaioli

È nata una nuova enoteca online dedicata ai contadini del vino e alle bottiglie artigianali: il suo nome è Coultura ed è stata fondata dal 29enne Nicolò Galli (nella foto).

Esattamente con la stessa tenacia dei vitigni autoctoni, coltivati biologicamente e biodinamicamente, Galli con Coultura vuole aprire una nuova finestra sul mondo prezioso dei contadini produttori di vini.

La selezione, curata e attenta, ha come obiettivo quello di portare sulle tavole vini sani, rispettosi delle terre che li hanno generati, in un mondo lontano dallo sfruttamento dell’agricoltura intensiva e dall’uso di prodotti chimici; privi di additivi, con fermentazioni spontanee, lieviti indigeni, nessuna chiarificazione né filtrazioni ed un uso limitato di anidride solforosa: vini capaci di esaltare le caratteristiche del terroir e dell’annata, con la migliore qualità e il gusto, infinito, per la scoperta di nuove frontiere.

 

“Ho sempre lavorato nella ristorazione e l’enoteca è stato un punto di arrivo fondamentale nella mia vita” commenta Nicolò, socio unico di Coultura. “Il mondo del vino è vasto. Ho deciso di concentrarmi sulla parte a mio parere più autentica, perché dietro un’etichetta c’è un vignaiolo che ama la sua terra”.

 

All’interno di Coultura, oltre alle più conosciute categorie di vino (rosso, bianco, spumante), sono stati inoltre selezionati macerati (orange wine) e rifermentati in bottiglia.

Coultura nasce con una piccola selezione di vignaioli: Matthieu Betemps, giovane vignaiolo valdostano classe ’97; Ca’del Conte e suoi vini dalle lunghe macerazioni sulle bucce; Calalta, piccola azienda agricola ai piedi del Montegrappa condotta da una giovane coppia; Ferracane, che coltiva le proprie uve sul versante nord di Marsala portando avanti la tradizione di famiglia; Podere Beghetto a Carpi, con la sua varietà di Lambrusco Oliva; Tenuta Foresto, giovane coppia franco-veneta e la loro Barbera sulle terre di Nizza Monferrato; Vigne del Pellagroso e le sue vigne in regime biodinamico; Azienda Agricola Le Case Vecchie, che oltre al vino produce miele e grani antichi; famiglia Croci, custode della tradizione vitivinicola piacentina; i lambruschi di Angol d’Amig venduti non sboccati come alcuni Champagne.

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