La chiocciola corre veloce. Il Metodo Cherasco va in Georgia

di francesca corradi

 

Cresce l’interesse all’estero per il metodo di allevamento di chiocciole sviluppato nel cuneese. Un’altra eccellenza piemontese, dopo il vino e le nocciole, conquista la Georgia. Il presidente dell’Istituto Internazionale di Elicicoltura di Cherasco Simone Sampò negli scorsi giorni è stato nel Paese che si affaccia sul Mar Nero, territorio a vocazione agricola e turistica, su invito ufficiale del ministro dell’Agricoltura georgiano Levan Davitashvili. Il broker delle lumache – come simpaticamente si è definito in una mia intervista su MAG – ha visitato gli impianti attivati e incontrato oltre 200 altri imprenditori interessati a investire nel Metodo Cherasco.

Questo non è che il seguito operativo della realizzazione dell’impianto pilota realizzato nel 2018 a Zigibiddi. Grazie a una partnership tra l’Istituto e la società Nadi Group ha consentito di stabilire anche in questo Paese, con successo, i fondamenti dell’economia elicoidale progettata a Cherasco. Si tratta di ben 230 recinti su un’estensione di 5,5 ettari e altri 20 impianti realizzati nei due anni successivi nella Georgia occidentale.

Il tour, finalizzato a conoscere e formare gli enti istituzionali e gli operatori economici, non ha fatto altro che mettere il boost al piano quinquennale. Questo prevede oltre 3mila impianti su una estensione di circa 3.500 ettari con 80mila nuovi posti di lavoro. È prevista, inoltre, l’apertura della sede di Tbilisi dell’Istituto Internazionale di Elicicoltura così come quella di Lumacheria Italiana. In programma c’è anche l’organizzazione dell’evento HELIX WORLD anche in Georgia, nel 2022.

L’elicicoltura 2.0, di fatto, sviluppa una nuova prospettiva che non si esaurisce nella produzione primaria ma è capace di sviluppare una filiera completa. Sono ben 13 i settori coinvolti in un’ottica imprenditoriale.

Il nuovo prototipo di elicicoltore ha infatti l’opportunità di proporre anche prodotti già trasformati e valorizzare il sottoprodotto più famoso, la bava di lumaca. Utilizzata nel mercato del beauty, del pet care, in ambito farmaceutico e medico e a livello didattico e turistico la chiocciola è a tutti gli effetti l’oro del futuro.

 

 

 

 

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