Centrale del Latte in perdita. Proposto aumento di capitale

Il piano industriale di Centrale del Latte 2020-2022 prevede il ritorno in utile nell’esercizio 2021, con un fatturato a 187 milioni nel 2022. Proposto l’aumento di capitale fino a 30 milioni di euro in cinque anni per rafforzare il patrimonio aziendale e proseguire nella crescita.

Centrale del Latte d’Italia, società quotata al segmento Star di Borsa Italiana, ha approvato il progetto di bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, ha chiuso il 2019 con un fatturato consolidato a 175,1 milioni di euro e una perdita del 2,9%. L’ebitda ammonta a 6,5 milioni di euro contro 7,7 milioni di euro dell’anno precedente, con una flessione del 15,1% rispetto all’esercizio 2018.

Con quattro stabilimenti produttivi e circa 400 dipendenti, Centrale del Latte d’Italia produce e commercializza oltre 200 prodotti che vanno dal latte e suoi derivati agli yogurt e alle bevande vegetali. Il gruppo ha rafforzato la posizione di mercato confermandosi terzo polo italiano del latte, pur in presenza di forti incertezze sul piano politico ed economico.

In Piemonte – Valle d’Aosta, Toscana, Liguria e Veneto, il gruppo mantiene una buona posizione con quote di mercato nelle quattro regioni pari al 28,8% nel settore latte fresco ed ESL e del 14,6% nel settore latte a lunga conservazione (UHT).

Prosegue  l’attività di sviluppo delle esportazioni nell’e-commerce grazie all’esperienza del flagship store virtuale cinese Tmall, la più grande piattaforma b2c di e-commerce del Gruppo Alibaba. Complessivamente le esportazioni del Gruppo Centrale del Latte d’Italia hanno registrato un +2,7% del fatturato consolidato.

Nel 2019 il gruppo ha proseguito gli investimenti del nuovo magazzino automatizzato nello stabilimento della capogruppo a Torino e all’ammodernamento e riqualificazione di alcune linee produttive. L’esercizio 2019 della capogruppo Centrale del Latte d’Italia si chiude con ricavi netti pari 78,3 milioni di euro (-1,7%).

 

Il 2020 sarà il primo anno d’implementazione del piano industriale, approvato il 10 febbraio. L’obiettivo del gruppo è incrementare la redditività attraverso il consolidamento del mercato italiano e il presidio di nuovi canali distributivi, il lancio di nuovi prodotti innovativi e il rafforzamento dell’export anche verso nuovi mercati.

 

Per il 2022 il management stima una crescita dei ricavi a 187 milioni di euro (+1,3% CAGR), con ebitda in crescita a 17,5 milioni di euro.

Il gruppo, inoltre, prevede investimenti nel triennio per 17,3 milioni, per il miglioramento e l’automazione dei processi produttivi e dei siti e di implementare le iniziative che puntano all’efficientamento degli impianti, per ridurne ulteriormente l’impatto ambientale.

Il cda ha inoltre proposto una delega al consiglio di amministrazione per aumentare il capitale, con o senza diritto di opzione, fino ad un massimo di 30 milioni di euro in cinque anni. L’obiettivo è rafforzare il patrimonio aziendale e proseguire nella prospettiva di crescita e investimento nel settore lattiero-caseario.

Leave a Reply

SHARE