Centrale del Latte d’Italia, margine ebitda cresce a doppia cifra

Il consiglio di amministrazione di Centrale del Latte d’Italia ha approvato i risultati al 31 marzo 2021.

CLI ha registrato un fatturato pari a 67,51 milioni di euro nel primo trimestre 2021, contro i 47 milioni di euro dello stesso periodo dell’esercizio 2020, con una crescita del +43,6% anno su anno, grazie in particolare al contributo del ramo d’azienda “Milk&Dairy” concesso in affitto dalla propria controllante Newlat Food. In termini organici, le vendite hanno comunque fatto registrare un buon risultato, con una riduzione contenuta e pari a -5,7%, nonostante la difficile base comparativa (primo trimestre 2020 +8,3% organico).

Il margine operativo lordo (EBITDA) al 31 marzo 2021 si attesta a 6,85 milioni di euro, in aumento del 55,7% rispetto al dato registrato nel primo trimestre dello scorso anno, pari a 4,4 milioni di euro.

L’EBITDA margin del 10,2%, risulta in crescita di 80 bps rispetto all’EBITDA margin riportato nel primo trimestre del 2020.

Significativo miglioramento della posizione finanziaria netta che, prima dell’applicazione del principio contabile IFRS16 risulta pari a 55,70 milioni di euro, in calo del 3,75% rispetto ai 57,85 milioni di euro di fine esercizio 2020. Includendo gli effetti IFRS 16, principalmente legati al contratto di affitto di ramo d’azienda Milk&Dairy da Newlat Food, la posizione finanziario netta della società è passata da 61,88 milioni di Euro al 31 dicembre 2020 a 69,67 milioni al 31 marzo 2021.

In questo contesto, la direzione di Centrale Latte d’Italia rinnova la fiducia nella prosecuzione del piano di crescita grazie anche alle future sinergie commerciali derivanti dall’aggregazione dei business milk&dairy. In particolare, il management è focalizzato su due aspetti fondamentali: il mantenimento dei buoni livelli di marginalità che hanno caratterizzato il 2020 e che sono stati confermati anche dai risultati del primo trimestre 2021;  la capacità di convertire in cassa più dell’80% dell’EBITDA generato, con conseguente ulteriore progresso del processo di riduzione del debito finanziario della società.

 

Nella foto: Angelo Mastrolia, presidente.

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