Centrale del Latte d’Italia: +6,6% nel primo semestre 2022

Il consiglio di amministrazione della Centrale del Latte d’Italia – società quotata al segmento Star di Borsa Italiana e oggi tra i principali player italiani del mercato del latte fresco e a lunga durata – ha approvato i risultati al 30 giugno 2022. La società registra un fatturato di 145 milioni di euro nel primo semestre 2022, rispetto ai 136 milioni di euro, con un incremento del 6,6%.

La società quest’anno ha investito soprattutto nel comparto Dairy e, dato anche un incremento del prezzo medio di vendita, come conseguenza di una forte inflazione che ha caratterizzato i primi sei mesi del 2022.

L’Ebitda del primo semestre si attesta a 11,9 milioni di euro, contro i 13 milioni di euro al 30/06/2021 e con un margine del 8,2%, in lieve calo rispetto al 9,5% riportato nel primo semestre 2021. Il risultato operativo netto (EBIT) al 30/06/2022 risulta pari a 3,8 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 4,4 milioni di euro al 30/06/2021 (-13,7%). 

La società registra nel primo semestre 2022 un utile netto dopo le imposte pari a 2,3 milioni di euro, contro i 6,8 milioni di euro al 30/06/2021, che beneficiava del provvisorio effetto fiscale per il rilascio di imposte differite passive relativo all’affrancamento dei disallineamenti derivanti dall’operazione di fusione, così come previsto dal decreto legge 104/2020 (cd. “Decreto Agosto”).

Migliora la posizione finanziaria netta di CLI di 3,1 milioni di euro, che passa da – 42,2 milioni di euro del 31/12/2021 a – 39,1 milioni di euro del 30/06/2022, grazie alla capacità della società di generare cassa dall’attività operativa.

I dati del primo semestre confermano le capacità di CLI nella gestione dei costi e nell’implementazione di politiche commerciali in grado di mantenere un’ottima marginalità rispetto ad un contesto di mercato particolarmente difficile e caratterizzato da un forte incremento di tutti i costi del venduto, a partire dalla materia prima. Il gruppo ha registrato una diluizione contenuta del margine all’8,2% rispetto al 9,5% riportato al 30 giugno 2021. 

Letizia Ceriani

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