Open innovation, Birra Peroni traccia in blockchain il malto 100%

Il QR code sulle birre della gamma Peroni consente ai consumatori di seguire il percorso del malto dal campo alla bottiglia. Il progetto ha coinvolto la startup pOsti, EY e la filiera agricola di Birra Peroni. I driver sono: promuovere la trasparenza di una filiera eccellente, garantire la tracciabilità del malto 100% italiano e personalizzare l’esperienza di acquisto dei consumatori.

Birra Peroni sostiene il valore della qualità e della sostenibilità quali leve fondamentali per valorizzare le eccellenze del made in Italy e supportare la filiera agroalimentare. L’innovazione sostenibile è il paradigma che guida le scelte produttive e commerciali dell’azienda. Il tutto si traduce nel costante aggiornamento dei processi e degli impianti, ma anche nel lancio di nuovi prodotti e progetti.

Sostenibilità e trasparenza nei confronti del consumatore, sono anche gli asset fondamentali del progetto che ha portato all’introduzione sulle birre della gamma Peroni, della tracciabilità in blockchain del malto 100% italiano. Un progetto nato dalla collaborazione con la startup pOsti e EY che ha messo a disposizione la soluzione tecnologica EY OpsChain Traceability.

Sempre di più, infatti, Birra Peroni opera lungo un percorso di confronto e collaborazione con altri partner chiamati a mettere a fattor comune esperienze e competenze. Un modello “open”, nato nell’ambito del progetto Campus Peroni, che ha portato Birra Peroni ad essere il primo brand birrario di rilevanza nazionale a tracciare in blockchain il suo ingrediente distintivo e che, in prospettiva, getta le basi per monitorare e tracciare, lungo tutta la filiera, anche tutti gli indicatori della sostenibilità.

Il primo progetto sperimentale di tracciabilità in blockchain è stato lanciato da Birra Peroni a maggio 2020 e ha riguardato il mais nostrano, l’ingrediente caratteristico di Nastro Azzurro.

Le informazioni così acquisite, garantite attraverso la blockchain Ethereum, sono state quindi rese fruibili al consumatore attraverso un QR Code.

La tracciabilità consente infatti di raccogliere e strutturare le informazioni più rilevanti nel processo che va dal campo al consumatore. Quindi non solo informazioni relative alla materia prima, ma anche quelle legate alle fasi di trasporto, alla trasformazione e al packaging utilizzato. Questo apre alla possibilità di sfruttare la blockchain per automatizzare controlli e reporting delle iniziative di sostenibilità.

Per Birra Peroni il legame con la filiera agricola e la qualità del malto 100% italiano sono degli asset strategici fondamentali.

“Crediamo che il concetto di sostenibilità sia strettamente collegato al rispetto per la materia prima. Volevamo trasferire questo valore ai nostri consumatori – commenta Federico Sannella, direttore relazioni esterne e affari istituzionali di Birra Peroni -. Per farlo avevamo bisogno di aprirci al confronto con altri player con cui costruire insieme un ecosistema di innovazione che coinvolgesse tutta la nostra filiera […]. Ora l’evoluzione naturale del progetto sarà in ottica sostenibilità; abbiamo già avviato un progetto pilota che sta evidenziando prospettive concrete di sostenibilità”.

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