Banchini, nati due volte
di letizia ceriani
Da sempre sinonimo di cioccolato di qualità, Banchini è oggi una pasticceria e una gelateria artigianale. La storia ha due date di nascita. Nel lontano 1879, nel cuore della food valley, il piemontese Gian Battista Banchini, di professione carbonaio, rileva il Caffè Bontadina per poi specializzarsi nell’arte del cioccolato. Dopo il primo punto vendita (che era di fatto una drogheria), l’azienda si ingrandisce fino ad arrivare a quota cinque. L’attività passa poi nelle mani dei nipoti che la gestiranno fino al 1969 quando la famiglia deciderà di chiudere l’attività. Ma non per sempre.
Nel 2021, infatti, i trisnipoti di Gian Battista, Giacomo e Alberto, rispolverano l’eredità di famiglia e decidono di darle nuova luce, continuando a diffondere la filosofia del Bean To Bar, dal chicco alla tavoletta. Massima attenzione alla filiera, al gusto della materia prima, all’inconfondibile stile tramandato di generazione in generazione. Una rinascita al passo coi tempi: «Cerchiamo di valorizzare la nostra storia raccontando chi siamo e cosa abbiamo sempre fatto e, attraverso questo, presentiamo prodotti attuali, con l’utilizzo di tecnologie il più moderne possibili», spiega l’ad Giacomo Banchini, anche socio maggioritario, che guida l’azienda insieme alla moglie Marianna Bonaventura e al cognato Giacomo Bonaventura.
Partita con un temporary store, Banchini possiede oggi due negozi fisici a Parma Centro, con annessi un laboratorio di pasticceria e uno di gelateria, un sito e-commerce e punti di rivendita in Italia e nel Mondo. Nei prossimi mesi è attesa una nuova apertura.
Una storica realtà che avrebbe potuto rimanere un lontano ricordo degli abitanti più âgées, e che invece ha ripreso vita grazie a un ritrovamento di famiglia, una scatola di latta, un ricettario impolverato, un profumo di cacao… MAG ne ha parlato con Giacomo Banchini.
È una storia molto originale quella dell’azienda Banchini, una storia che ha due vite…
Sì, vero. La storia di Banchini nasce in Piemonte, nel 1845 con la nascita del mio trisavolo Gianbattista. Era inizialmente un carbonaio e si spostò a Parma sostanzialmente per cercar fortuna. Qui ha poi iniziato a lavorare come garzone presso il Caffè Bontadina il cui primo proprietario era svizzero. In quell’epoca, erano rimasti moglie e figli del Signor Bontadina che insegnarono a Gianbattista a lavorare il caffè e il cioccolato. Fu proprio Gianbattista a dare un impulso in più alla produzione del cioccolato che iniziò proprio – e lo sappiamo dall’archivio della Camera del Commercio – nel 1879. La Banchini si è poi ingrandita molto negli ultimi decenni dell’800 e poi nel ‘900…
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